"Il quartiere ferrovia è uno stato a parte, la vergogna di Foggia è qui e ora"
La pazienza ha un limite e gli Amici del Viale sembrano averla persa ormai da troppo tempo. Ancora una volta l'associazione che difende il quartiere Ferrovia si vede costretta a denunciare a mezzo stampa le condizioni in cui versa l'ex salotto di Foggia, "da tempo appare uno stato a parte, uno stato nello stato, dove non esistono regole, né leggi, né controlli da parte di chi dovrebbe tutelare la salute pubblica e il decoro di una città" tuonano.
E descrivono la vita ai margini della illegalità ripresa in tutti i suoi aspetti, dal mercato abusivo h 24, al bivacco in strada, dagli assembramenti alle risse continue. "Tutto nella totale anarchia e indifferenza". Nemmeno le forze dell'ordine riuscirebbero a garantire l'incolumità e la serenità dei residenti.
"Quando le orde dei nuovi padroni del territorio tra via Podgora, via Isonzo e via Monfalcone, stanchi e ubriachi, tornano presso i loro domicili, i residenti più spregiudicati escono dai loro portoni e trovano strade luride piene di spazzatura di ogni tipo, cocci e vetri di bottiglie di birra, il cui lancio è l'ultimo spot praticato in zona. I vari negozi non rispettano alcuna regola tanto meno quelle anti Covid, facendo entrare persone a decine, senza mascherine, senza distanziamento in un delirio di illegalità".
"Restano i cittadini residenti disperati da anni di vergognosa incuria. In piazza Goppingen viene chiusa una baracchina perché l'esercente non faceva rispettare le regole anti Covid. Nel quartiere Ferrovia invece nulla, nessun controllo, nessuna legge, una terra di nessuno lasciata alla mercé di comportamenti pericolosi, nocivi alla salute pubblica, illegali,.terra di nessuno, ma i cittadini che ci vivono, che rispettano le regole, che pagano le tasse, a chi devono appellarsi per vedersi riconosciuti i propri sacrosanti diritti? Al sindaco del Rione Sanità di eduardiana memoria? La vergogna di una città è qui e ora"