Saltano sulle nostre auto e giocano a lanciarsi i sassi: siamo stanchi, fermate quei ragazzi!
Gentile redazione di FoggiaToday, sono un residente di via de Petra e vi scrivo per denunciare una problematica che investe il quartiere in cui vivo. Purtroppo da un po’ di tempo una cricca di ragazzi della zona ha deciso di divertirsi a spese degli abitanti dei condomini circostanti e di tutti coloro che parcheggiano le auto per prendere il pulman per Melfi.
Non si tratta di piccole ragazzate, ma di veri e propri atti di vandalismo e danneggiamento della proprietà altrui. I ragazzi in questione, infatti, saltano sui tetti delle auto in sosta, giocano a lanciarsi sassi (costituendo un serio pericolo per i passanti, le automobili e le finestre, oltre che per se stessi) e sono stati sorpresi in più di un’occasione da alcuni condomini all’interno dei box, intenti a scassinarne le serrande per poi entrare e rubare ciò che vi è all’interno.
Tra di loro vi era anche una bambina che poteva avere a malapena 10-11 anni! Quando qualcuno prova a reagire, piovono minacce e parolacce e si vive in uno stato di insicurezza. Ora, è chiaro che questa situazione di disagio è qualcosa che potrebbe avere ripercussioni non solo nell’immediato, ma anche nel futuro. Pare abbastanza cristallino il fatto che comportamenti simili se non affrontati con il giusto anticipo, preparino un futuro decisamente più preoccupante per questi ragazzi e per il tessuto sociale della città.
Tale situazione è uno schiaffo non solo al senso civico, ma anche ai grandi sacrifici che le famiglie fanno ogni giorno e ciò è divenuto ormai intollerabile. Vi scrivo perché possiate dare voce a questo disagio e affinché magari le istituzioni politiche ed i servizi sociali si diano una mossa.
Oltre a tutto ciò, vorrei anche mettere l’accento sulla estesa presenza di eternit, usato soprattutto dagli abitanti delle baracche vicino la FIGC. Sappiamo quale rischio questo materiale potrebbe portare e questo comporta un ulteriore elemento di degrado. Vi ringrazio per avermi ascoltato e spero che il mio sfogo non passi inascoltato. Cordialmente,