"Sono stata aggredita in Corso Garibaldi"
Venerdì 22 gennaio, alle 11.30 circa, mi riparavo, a testa bassa, dalla pioggerella con un ombrello, quando, davanti alla rivendita di tabacchi sita in Corso Garibaldi e prospiciente il Comune, un violento colpo all'ombrello mi costringeva ad alzare la testa e ad accorgermi che un uomo, vagante da molti mesi nel tratto Municipio-Istituto Marcelline, magro, con capelli sul rossiccio e baffi, cappellino di lana, visibilmente fuori di sè, ne era stato l'autore.
Gli urlo qualcosa e quegli mi si avvicina minaccioso, proferendo improperi al mio indirizzo ed intenzionato a colpirmi. Riesco a sfuggire. Poco oltre, davanti al Municipio, scorgo tre agenti della Polizia Municipale, due donne ed un uomo, ai quali riferisco immediatamente l'accaduto. Una di loro, pacata, dice di aver udito delle urla (le mie), ma senza capirne la provenienza. Ho spiegato che quel tale rappresenta un pericolo per i passanti ed è noto a molti, perchè caratterizzato da comportamenti anormali.
Mentre ancora si intravedeva l'uomo svoltare per Via Homs, m'interrogavo sul motivo per il quale nessuno dei tre agenti si fosse attivato per raggiungerlo. Anzi, mi è stato detto, con nonchalance, che, probabilmente, si tratta di comportamenti causati da varie vicissitudini personali, perdita di lavoro o simili. Fatto sta che quel tale continua ad aggirarsi indisturbato nella zona ed io non riesco a commentare la leggerezza con la quale alcune categorie di tutori dell'ordine affrontano situazioni, contrariamente alle apparenze ad alto rischio.
Se quel tale ha colpito violentemente il mio ombrello, nulla gli impedirà di fare altrettanto con il volto di ignari passanti, a seconda dell'instabilità del momento. Pertanto, i passanti su Corso Garibaldi che dovessero scorgere un tipo le cui caratteristiche corrispondono a quelle da me descritte, ne stiano lontani....anzi cambino strada.