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"Nu salùt a Fogg' e magnat'v i scagliùzz"

E' diventato virale il siparietto tra l'attrice di Foggia Maria Chiara Giannetta e Amadeus a Sanremo sugli scagliozzi. Si possono trovare in via Matteotti, via Capozzi, via Lucera e via Diomede

E’ diventato virale lo sketch in cui Maria Chiara Giannetta invita Amadeus, rigorosamente in dialetto foggiano, a mangiare gli scagliozzi, pezzi di polenta fritti e salati. Raggianti i titolari dell’attività commerciale di via Lucera: “Grazie per aver portato al festival di Sanremo la nostra grande tradizione”, che peraltro da quelle parti sembra essersi evoluta dal momento in cui la polenta fritta la si serve anche in un panino con la mortadella o si prepara il moscardino al pomodorino adagiato, appunto, su un medaglione di scagliozzo.

Nu salùt a mamm e papà che stann sóp o' div'n, nu salùt a tutt i cumbagn, nu salùt a Fogg' e magnat'v i scagliùzz

scagliozzo moscardino via lucera-2

scagliozzo mortadella via lucera-2

Si producono scagliozzi dal 1930 anche in via Matteotti. Gianluca ha dimostrato che con i suoi panetti di polenta si possano fare anche dei primi piatti. 

scagliozzi gianluca morelli via matteotti-2primo piatto scagliozzi via matteotti gianluca morelli-2

Si preparano scagliozzi in via Vincenzo Capozzi (guarda il video) e in via Diomede presso la friggitoria in centro, che ha commentato così la citazione di Giannetta: “Gli scagliozzi citati a Sanremo. Troppo troppo orgoglioni. Da domani ce la tiriamo a mostro”.

scagliozzi-5

La comodità di gustare camminando questi triangolini di polenta fritta non ha eguali. I pochi negozi che a Foggia realizzano gli scagliozzi, sono una specie di istituzione. Perché alla bontà della pietanza, da abbinare rigorosamente a una bibita fresca, c’è anche il vantaggio di spendere cifre davvero modiche, dagli otto ai dieci pezzi con un solo euro. 

Ma per chi volesse realizzarli in casa, come si fanno gli scagliozzi? Abbiamo bisogno di: acqua, farina di mais, sale e olio di semi. In un tegame mettiamo a bollire un litro d’acqua (immaginando di servire 4 persone. Se sono di più occorre aumentare le dosi), versare del sale (un cucchiaino) e la farina di mais a pioggia. A questo punto bisogna mescolare con un cucchiaio di legno, lasciando cuocere l’impasto. E’ fondamentale continuare a girare a ritmi omogenei e a cottura lenta. Dopo circa 7 minuti, la polenta è pronta per poter essere versata su uno stampo (quelli da plumcake sono gli ideali). La lasciamo raffreddare e poi la mettiamo in frigo per un’ora. Quando la polenta è ben compatta, la rovesciamo su un tagliere. A questo punto, non resta che tagliarla in tante fette non troppo spesse (la forma sceglietela voi) e metterle e friggere in una padella con olio di semi. Quando avranno assunto il classico color oro, potete toglierli e e poggiarli su un piatto con del foglio di carta assorbente, così possono rilasciare l’olio in eccesso. Versate il sale e… buon appetito.

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