Lo ‘Scacciaguai’ del Gargano: porta fortuna a chi lo possiede

Si chiama ‘Scacciaguai’ ed è possibile acquistarlo tra i vicoli di Peschici presso ‘La Casa del Trabucco’, un negozietto di oggettistica al quale un pastore ha donato l’idea in cambio di un favore che l’esercente gli aveva fatto in passato. All’esterno dell’attività commerciale, ogni estate vengono appesi gli amuleti nostrani. Al loro fianco una bacheca con la spiegazione del perché si chiamano 'Scacciaguai'

Il portafortuna nasce in un tiepido mattino di maggio, quando ‘Ciccillo’ (nome di fantasia), dopo aver portato le pecore al pascolo, mentre era seduto all’ombra di un albero, per ammazzare il tempo cominciò ad infilare ad un filo di ginestra, ogni oggetto che la natura gli offriva sotto gli occhi, l’uno sull’altro.

Man mano che andava avanti, l’allevatore avvertiva un senso di benessere per tutto il corpo. Inoltre, si accorgeva che ogni oggetto che capitava nelle sue mani, diventava quasi bollente, tanto da spaventarsi.

A qual punto rivolse gli occhi al cielo e disse: “Signore, fa che questi oggetti che io infilo come grani del rosario sprigionino benessere e scaccino, da ognuno, tutti i guai”.

Il primo lo regalò a sua madre che aveva le mani deformate dall’artrosi. La donna guarì. Il secondo, diverso dal primo e ancora più bello, lo regalò ad un amico al quale gli era stato rubato un gregge: dopo alcuni giorni, come per miracolo, ritrovò tutte le pecore nell’ovile. Il terzo, invece, lo regalò ad una ragazza universitaria che non riusciva a sostenere l’ultimo esame. Non appena entrò in possesso dello 'Scacciaguai', lo superò brillantemente.