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Rocco Dedda, l'influencer orsarese che spiega matematica e fisica su YouTube

Da tre anni Dedda è protagonista di 'Un quarto d'ora con il prof', il suo canale Youtube nel quale spiega matematica e fisica in maniera semplice e coinvolgente, abbinando i primordiali scopi didattici a quelli divulgativi. Un progetto vincente a giudicare dai numeri fin qui ottenuti: 60mila follower e oltre 2 milioni di visualizzazioni su tutte le varie piattaforme

Nell'epoca in cui proliferano influencer, youtuber e tiktoker, molti dei quali diventati famosi senza palesare un vero talento o, peggio ancora, senza veicolare messaggi granché nobili, c'è anche chi nelle più note piattaforme trova valori, funzioni, scopi più profondi e una pubblica utilità. I social possono essere uno strumento di informazione e formazione utilissimo, se utilizzato con perizia. Lo sa bene Rocco Dedda, docente orsarese di matematica e fisica presso il polo liceale 'Saffo' di Roseto degli Abruzzi (Te). Da tre anni Dedda è protagonista di 'Un quarto d'ora con il prof', il suo canale Youtube nel quale spiega matematica e fisica in maniera semplice e coinvolgente, abbinando i primordiali scopi didattici a quelli divulgativi. Un progetto vincente a giudicare dai numeri fin qui ottenuti: 60mila follower e oltre 2 milioni di visualizzazioni su tutte le varie piattaforme. 

Tutto è partito nel 2019: "Mi trovavo a Castel di Sangro per l'anno di prova e la dirigente Cinzia D'Altorio mi propose di realizzare contenuti video per fare corsi di recupero a distanza. Mi cimentai, cominciò a piacermi e decisi di avviare questa piattaforma. Ho cominciato a informarmi, a documentarmi attraverso i lavori di altri youtuber divulgatori e mi sono messo al lavoro dando ai video un taglio ben preciso, mettendo insieme insieme la didattica e la divulgazione, e affiancando alle videolezioni anche dei contenuti meno tecnici con curiosità e approfondimenti, condivise anche sui social. Una didattica a 360° che ha attratto subito gli studenti, essendo una forma di comunicazione a loro nota, ma che è stata in grado di avvicinare anche persone semplicemente curiose di capire come funzioni la matematica", racconta Dedda a FoggiaToday. 

Un anno dopo è arrivata la pandemia, che ha rivoluzionato non solo le esistenze di tutti noi, ma anche i metodi didattici. Non è una forzatura concettuale definire 'Un quarto d'ora con il prof' un antesignano della dad. Men che meno sostenere che il progetto di Dedda sia la riprova di come la Didattica digitale possa rivelarsi un supporto fondamentale a quella tradizionale: "Io credo sia stata demonizzata immeritatamente. Sicuramente, e questo ci tengo a dirlo, è una integrazione non una sostituzione della didattica in presenza, che non può essere soppiantata. Però, con la formazione e le tecniche di base, la didattica digitale ha la sua utilità. Non dimentichiamo che senza la dad saremmo stati per due anni senza la scuola. Certo, le problematiche non mancano, ma non si può negare che la didattica digitale sia ormai un supporto fondamentale. Senza, si perde un pezzo di comunicazione, ma anche di conoscenza. Grazie a questa esperienza, attraverso il confronto con colleghi e youtuber con cui sto facendo rete, approfondisco argomenti, scopro nuovi strumenti e tecniche che, calate nel contesto scolastico e formativo, producono risultati considerevoli". 

Insomma, la scuola del futuro dovrà spalancare le porte al digitale: "Non credo possa più prescindere. Io la utilizzavo già prima della emergenza pandemica, quando con i miei studenti ho sperimentato la flipped classroom (letteralmente, insegnamento capovolto, in cui la lezione teorica diventa il compito a casa, ndr): seguivano la videolezione a casa e in classe facevamo laboratori o esercizi insieme".

E poi c'è il lato divulgativo: "Tempo fa ho lanciato un quiz, un concorso su Instagram con domande a risposta multipla di fisica e matematica, mettendo in palio delle t-shirt di 'Un quarto d'ora con il prof.': vi parteciparono migliaia di persone, addirittura molti studenti si adoperarono per per approfondire gli argomenti. Ricevetti tantissimi messaggi. Per questo ritengo che bisogna riflettere bene prima di attribuire alla figura dell'influencer solo un'accezione negativa. I social e le piattaforme sono strumenti di comunicazione che funzionano se caliamo contenuti di un certo livello. E io, con la matematica, i risultati li ho ottenuti". 

Tra questi risultati vi è senza dubbio la collaborazione, tuttora in essere, con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare iniziata lo scorso anno, per la promozione e divulgazione del progetto 'What next? Giovani che raccontano il futuro', attraverso il quale ragazze e ragazzi si immergono nel mondo della ricerca, visitando sedi e laboratori dell'Infn: "Questa proposta è stata l'occasione per porre un focus sulla fisica moderna, l'ho accettata di buon grado". Inoltre, tra marzo e aprile, Dedda sarà uno dei protagonisti di un convegno organizzato dal centro Pristem della Università Bocconi di Milano. Con altri youtuber e divulgatori si parlerà di matematica digitale: "Una bella opportunità, perché conferma quanta attenzione c'è sul tema".

L'esperienza lavorativa lo ha allontanato temporaneamente da Orsara - dove comunque torna appena ne ha la possibilità - solo fisicamente. Il passato recente lo ha visto particolarmente attivo prima come componente della pro loco, poi per dieci anni come amministratore. Dedda rivendica con orgoglio le sue origini: "Ho sempre tenuto al mio paese, ne sono innamorato. Penso anche che l'essere originario dei Monti Dauni ti dia una spinta in più, perché alimenta la voglia di dimostrare che qualcosa di positivo si può sempre creare, senza essere inferiori a nessuno". 

Di idee e progetti anche per valorizzare il suo territorio, il prof. ne ha tanti. Tra gli ultimi, in ordine di tempo, la rubrica realizzata con lo chef Peppe Zullo, che congiunge la matematica e l'enogastronomia: "Mi piace esplorare, trovare nuovi anelli contenutistici. Con Peppe abbiamo dato vita a queste ricette 'matematicamente sostenibili', realizzando una serie di video legati all'enogastronomia nei quali racconto anche curiosità e aneddoti sulla matematica. Il più significativo è quello dedicato a Pitagora, perché con lui nasce la definizione di matematica. Una storia affascinante legata anche al fatto che lui era vegetariano. Partendo dal 'Vitto pitagorico' di Vincenzo Corrado, cuoco del '700, abbiamo girato questo video in cui Peppe cucina la parmigiana di borragine e io racconto alcuni aneddoti sulla figura di Pitagora". 

Ma c'è dell'altro, come il progetto 'Scuola della felicità', ideato dal prof. Mariano Laudisi o altri progetti in cantiere, come quello della passeggiata matematica, ovvero "raccontare i luoghi di Orsara attraverso la matematica. Sto cercando di lavorare attraverso una progettualità che ci consenta di valorizzare ciò che abbiamo. Cerco di mettermi a disposizione, nel mio piccolo, per offrire un contributo alle nostre realtà". E con altri edu-tuber, propone videolezioni stile corsi universitari su un gruppo Facebook: "Proporremo anche delle live, diversificheremo i contenuti per destinare la proposta non solo agli studenti, ma anche ai docenti che vogliono confrontarsi con noi o semplicemente approcciare a nuove metodologie". 

Al suo territorio, non privo di problematiche, Dedda dedica la chiosa: "Siamo un'area interna, il che ci penalizza sotto tanti punti di vista. Con il Pnrr le possibilità di sviluppo non mancano. Tuttavia, credo che i nostri comuni debbano puntare sulla loro autenticità. Chi viene a Orsara, a Deliceto, a Bovino o in un altro centro dei Monti Dauni, scopre dei mondi a parte, dei villaggi caratteristici con la loro storia, le loro tradizioni. I comuni devono imparare a conservare, continuare a resistere, ricevendo, nel contempo, anche l'attenzione in termini di formazione e di investimento". 

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