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Osterie d'Italia: tra le migliori ci sono 'La Fossa del Grano', 'U Vulesce' e Peppe Zullo

Tutti i numeri della provincia di Foggia nella trentatreesima edizione della guida, in libreria e online su slowfoodeditore.it

114 osterie in guida di cui 4 novità e 20 chiocciole: questi i numeri della Puglia nella nuova edizione di osterie d’Italia. Torna lo storico sussidiario del mangiarbere all'italiana: disponibile in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food editore, la trentatreesima edizione di osterie d'Italia racconta la ristorazione italiana più autentica e di qualità attraverso le visite e le recensioni di più di 240 collaboratori sparsi in tutta Italia, in una rete fitta e capillare.

La nuova edizione raccoglie 1730 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto, e introduce tre nuovi simboli per raccontare in modo più ampio e dettagliato l’offerta dei locali recensiti il simbolo del pane, assegnato alle osterie con un eccellente cestino del pane e di prodotti da forno, autoprodotti o reperiti da fornai di qualità; il simbolo dell'olio, ai locali che valorizzano l’olio extravergine d’oliva sia a tavola che in cucina, secondo una selezione oculata di prodotti d’eccellenza e rappresentativi del territorio; il riconoscimento del bere bene, assegnato a quelle osterie che offrono, accanto o in sostituzione a una valida proposta di vini, una selezione di bevande alcoliche e non – birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi – scelti con attenzione e personalità. 

La Puglia è diventata una meta importante del turismo nazionale e internazionale, apprezzata per l’autenticità dei luoghi e per la cordialità della popolazione. Ai margini dei grandi interessi commerciali e turistici, la regione conserva da tempo i tratti caratteristici della cultura contadina sia nel paesaggio che nello stile di vita, e ancora di più nella cucina dallo stile lineare, senza fronzoli, basata su materie prime di grande qualità e fortemente caratterizzanti. Emblematica in questa dinamica la funzione delle masserie pugliesi, luoghi dove si sono consumate grandi sofferenze legate al lavoro della terra e al controllo dei latifondisti, luoghi di cui ci si vergognava, ora giustamente riconosciuti come il fiore all’occhiello dell’accoglienza locale. Declinate in differenti stili, si va dai boutique hotel e dai ristoranti degli alberghi cinque stelle, destinati a una clientela facoltosa, alle osterie (le nostre preferite) che mantengono quasi inalterata l’anima e il respiro della cultura contadina, con una proposta culinaria che celebra le culture del territorio e le materie prime animali e vegetali spesso autoprodotte.

Le venti chiocciole della Puglia

Le Macare -Alezio (Le)
Antichi Sapori - Andria
PerBacco - Bari
Antica Osteria La Sciabica - Brindisi
Casale Ferrovia - Carovigno (Br)
Cibus - Ceglie Messapica (Br)
‘U Vulesce - Cerignola (Ff)
La Bottega dell’allegria - Corato (Ba) - nuova chiocciola
La Cuccagna - Crispiano (Ta)
La Taverna del Duca - Locorotondo (Ba)
Canneto Beach 2 - Margherita di Savoia (Bt)
Masseria Barbera - Minervino Murge (Bt)
L’Antica Locanda - Noci (Ba)
Peppe Zullo - Orsara di Puglia (Fg)
La Piazza - Poggiardo (Le)
Botteghe Antiche - Putignano (Ba)
La Fossa del Grano - San Severo (Fg)
La Locanda di Nonna Mena - San Vito dei Normanni (Br)
Taverna del Porto - Tricase (Le) - nuova chiocciola
Ristorante Lilith - Vernole (Le)

Per quanto riguarda la provincia di Foggia troviamo U Vulesce di Cerignola e Peppe Zullo di Orsare di Puglia. 

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