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A Vieste un monumento di luce: tra le luminarie anche 'Liberi tutti', la dedica agli afghani che scappano dai talebani

Tra le opere che compongono l’imponente monumento di luce anche una dedicata al Paese asiatico

Da fine giugno e per cento notti, tra le strade di Vieste, un monumento luminoso ha invaso l’estate della capitale turistica pugliese con una magia di luce e colori quale simbolo di rinascita e speranza. 'Luci su Vieste' ha come protagonista assoluta la luminaria, un classico simbolo della tradizione pugliese, reinterpretato da giovani creativi. L'evento realizzato dal Comune di Vieste è stato ideato da Elio Colasanto.

Tra le luminarie che illuminano l’antichissima cittadina garganica in questi giorni ce n’è una che si ricopre di un significato ancora più forte, un volto stilizzato con elmetto che emerge dalla trincea, simbolo di un territorio che da anni vive in guerra. L’opera si intitola 'Liberi tutti' ed è dedicata all'Afghanistan ed al popolo afgano: ora più che mai 'Liberi Tutti' vuole essere una luce di speranza da dedicare a tutte le donne, i bambini, i civili che vivono in quella terra lontana e martoriata.

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Sono migliaia le luci che stanno avvolgendo in una magia di bagliori il centro della città. Le cento luminarie, storico simbolo dell’arte pugliese, continueranno ad illuminare fino al 2 ottobre, le più importanti vie del centro della perla del sud: viale XXIV Maggio, corso Fazzini, viale Marinai d’Italia e piazza Vittorio Emanuele II.

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