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Nuotatori agonisti fermi da ottobre, scatta la raccolta fondi per riaprire la piscina comunale: "Rischiamo di perdere campioni"

L'obiettivo del crowdfunding è sovvenzionare per i primi quattro mesi dell'anno, da gennaio ad aprile, la riapertura di un impianto che consenta di allenarsi agli atleti della Capitanata, gli unici in Puglia rimasti fuori dalle vasche

"Non tiriamoli fuori dall'acqua, lasciamoli nuotare": è l'accorato appello per gli atleti agonisti di Foggia e provincia, fermi da due mesi perché le piscine sono chiuse da ottobre. Sulla piattaforma GoFundMe è stata lanciata la raccolta fondi "Foggia che nuota 2021" con l'obiettivo di sovvenzionare tramite crowdfunding almeno per i primi quattro mesi dell'anno, da gennaio ad aprile, la piscina comunale di Viale Luigi Pinto a Foggia gestita dalla Pentotary, dove convergerebbero tutti gli atleti agonisti della stessa Pentotary, della Mirage Nuoto Foggia, della Moby Dick di Lucera, della Sport 2000 di Lucera e della Icos di Manfredonia.

Se è vero, infatti, che la Federazione Italiana Nuoto, in accordo con il ministero dello Sport, ha dato la possibilità di tenere aperti gli impianti per i soli atleti agonisti per potersi allenare e per poter disputare le competizioni regionali che qualificano a quelle nazionali, è altrettanto vero che tenere aperta una struttura per 10-20 atleti non è economicamente sostenibile, perché i costi di gestione equivalgono a circa 10mila euro al mese, coperti di norma dalle quote dei frequentatori delle scuole di nuoto, che ormai mancano all'appello da giugno.

Gli agonisti di Capitanata sono gli unici rimasti a casa da ottobre rispetto agli atleti delle altre province pugliesi che si sono organizzati per non fermarsi. 

Il rischio, come fa rilevare il promotore della raccolta fondi, Stefano Palazzo, appassionato di nuoto, è che l'Italia perda il 70% degli atleti agonisti. Senza interventi statali seri e concreti anche la Puglia potrà scordarsi di scoprire talenti come Benedetta Pilato, Marco De Tullio, e i foggiani Giulio Ciavarella e Rita Maria Pignatiello.

Da qui l'Sos, diretto a chi non vuole vedere cancellato con un colpo di spugna una intera generazione di campioni: "Aiutateci a nuotare".

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