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Gli Ipogei, il patrimonio nascosto di Foggia dal valore inestimabile

Un’associazione tiene alta l’attenzione su questo piccolo frammento di passato con l’introduzione di aneddoti e richiami storici

Passeggiando per le vie del centro storico di Foggia è difficile notare le bellezze della città sotterranea, le cui testimonianze antiche vengono custodite gelosamente. Infatti, gli ipogei foggiani sono situati in via San Domenico, di fronte alla Chiesa di Santa Maria Della Misericordia conosciuta come la Chiesa del Purgatorio. Questi, però, suscitano la curiosità di turisti e non, anche grazie all’Associazione Ipogei che, da quasi vent’anni, attraverso l’instancabile entusiasmo della guida turistica Franca Palese, tiene desta l’attenzione su questo piccolo frammento di passato con l’introduzione di aneddoti e richiami storici. In questa scoperta ed arricchimento del passato sono coinvolte anche le scolaresche, così da intraprendere un primo grande passo verso l’amore e la valorizzazione del territorio di origine.

Riguardo i tre ambienti dell’ipogeo urgano presenti a San Domenico, Potito Chiummarulo ha diffuso in rete un video, in collaborazione con Franca Palese, in cui ha raccontato ciò che rivelano le mura: i numerosi dettagli architettonici di epoca medievale dell’Ipogeo sembrano confermare la connessione con il Palazzo Imperiale, residenza foggiana di Federico II dove soggiornava durante i mesi più freddi dell’anno. Oltre ciò vi è il ritrovamento di varie fosse, dove probabilmente venivano raccolti i cereali. La conferma di questa ipotesi è data dall’abitudine degli abitanti foggiani del passato di utilizzare le fosse granarie proprio per la conservazione dei cereali. Anche la pavimentazione ha restituito la sua testimonianza, sembra che gli ambienti siano stati utilizzati come rifugio durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Il professore Giuliano Volpe, in una ricerca dell’anno 2014, ha analizzato gli spazi sotterranei di un mondo nascosto incaricato dell’Ateneo foggiano, fornendo dati significativi. L’immaginario comune vede gli ipogei collocati esclusivamente al centro storico, ma la loro presenza è anche nelle borgate che posseggono un inestimabile valore storico ed archeologico. Nel 2018 un blog del Sole 24 Ore, che si occupa di scienza, tecnologia e creatività, pose i riflettori sugli ipogei foggiani. Informazioni interessati si possono desumere dal blog Lettere Meridiane di Geppe Inserra. Tutti gli ambienti che è possibile visitare sono stati donati alla cittadinanza da privati, ma ulteriori scavi non sono stati più eseguiti nonostante l’associazione Ipogei continui, da tempo, a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica affinché vengano avviate iniziative organiche per la valorizzazione e la conoscenza della città sotterranea.

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