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Si affitta la villa di Lucio Dalla alle Tremiti, con gli arredi e gli oggetti del cantautore

Trattative riservate con una società di Campobasso

C'è anche la villa di Lucio Dalla tra gli immobili delle Isole Tremiti disponibili a partire dall'estate che sta per arrivare. Le trattative per l'incomign sono riservate e l'interesse può essere manifestato inviando una mail all'indirizzo info@sintatticase.it. Spetterà al personale della società di Campobasso che gestisce patrimoni  ricontattare gli interessati.

All'interno dei tre piani che formano la villa, oltre agli arredi originali, ci sono anche gli oggetti del cantautore nato a Bologna ma originario di Manfredonia, che dalla sua abitazione estiva delle Diomedee ha scritto e musicato alcuni dei suoi brani più famosi. Tra tutti, 'Com'è profondo il mare'.

Lucio Dalla è morto il primo marzo 2012 stroncato da un infarto in un albergo di Montreux in Svizzera. Avrebbe compiuto 69 anni tre giorni dopo, quel 4 marzo a cui dedicò una straordinaria canzone, ispirandosi, nientepopodimeno che a Manfredonia, dove sua madre lavorava come sarta. Con lei spesso si recava da Padre Pio a San Giovanni Rotondo, di cui, si disse dopo la sua morte, era molto devoto. Il cantautore bolognese era legatissimo al Gargano ed era innamorato delle Tremiti, dove trascorreva le vacanze estive nella sua residenza, si esibiva in spettacoli dal vivo, scriveva e componeva le sue musiche a bordo del suo yatch 'Brilla&Billy'. "In quella barca deve esserci la musica, quando salivi lì sopra sapevi che eri nella casa di Dalla ed era fatta di suoni" dirà Ambrogio Sparagna.

Lucio Dalla amava il mare, così tanto che si espose in prima persona nella battaglia contro le trivellazioni nell'Adriatico. Nessuna dimenticherà la sua partecipazione alla manifestazione di Termoli: "Quando scrissi 'Com'è profondo il mare', non avrei mai pensato che 32 anni dopo mi sarei ritrovato qui di fronte una situazione del genere, tra le trivelle', dichiarò. Ai tremitesi donò anche un’opera in bronzo.

Per Lucio Dalla parlare del Gargano significava famiglia, passato e presente. Amava le sue bellezze, che ha cantato fino a quando, purtroppo, il destino ha scritto gli ultimi versi di quell’infinito racconto e amore reciproco tra lui e quel “qualcosa di unico” fatto di “ulivi verdi, blu del cielo potentissimo e bianco della roccia”, appunto il Gargano.

Lo scorso anno l'amministrazione guidata da Antonio Fentini, manifestò l'interesse all'acquisto di un altro immobile del cantautore, quello situato nella piazzetta di San Nicola vicino al santuario di Santa Maria a Mare. L'idea del sindaco è quella di trasformarla in una casa-museo.

Nel settembre 2019 durante una immersione sott'acqua di dieci ragazzi non vedenti dell'associazione Albatros, tra reti, pennelli, lastre di vetroresina, bottiglie di plastica e vetro e mozziconi di sigaretta, spuntò una maglietta con immagine e autografo di Lucio Dalla su cui c'era scritto 'Ma i sogni non finiscono mai'

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