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Scuola Immacolata / Viale Cristoforo Colombo

Scuola Bovio, la spostamento alla 'Ferrante Aporti' è in dubbio: genitori preoccupati per l'ipotesi turni pomeridiani

Il Presidente del Consiglio d’istituto della scuola ha chiesto il ripristino della situazione così come decisa nel corso degli incontri avvenuti alla fine di luglio. Ma da Palazzo di città non sono arrivate risposte

Si preannunciano settimane roventi per gli insegnanti della Bovio e gli oltre 600 alunni che frequentano la scuola secondaria di primo grado di viale Colombo. Alla base delle fibrillazioni in atto, il timore fondato che le attività curriculari del prossimo anno scolastico si svolgano con turni pomeridiani. Ragion per cui, a mezzo pec, il Presidente del Consiglio d’istituto della scuola, in rappresentanza di tutte le famiglie, ha scritto ai Commissari del Comune, alla segretaria generale D’Ambrosio, all’Ufficio del Prefetto, all’architetto Morra e al dirigente Affatato per chiedere il ripristino di quanto deciso nel corso degli incontri avvenuti il mese scorso, fino alla riunione del 26 luglio, al termine della quale si dispose la delocalizzazione dell'utenza Bovio nei locali della vicina ‘Ferrante Aporti’, per consentire l’avvio dei lavori di efficientamento energetico e sismico dell'intera struttura di viale Colombo. 

Tale decisione, comporterebbe il trasferimento di otto classi della scuola dell’Infanzia ‘San Pio X’, attualmente collocate proprio nel plesso di via Ruggiero Grieco, presso altre strutture. Trasferimento al quale, però, i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia si sono opposti. Con una nota diramata lo scorso 29 luglio, infatti, il neonato ‘Comitato genitori bimbi scuola materna San Pio X’ definì la notizia del trasferimento una decisione “pedagogicamente scellerata”. Alle rimostranze del Comitato ha fatto seguito un incontro con i dirigenti comunali che avrebbero congelato l’iniziale decisione, generando una situazione di stallo che preoccupa la dirigente della ‘Bovio’ e i genitori: “Nelle ultime ore, con sommo stupore, abbiamo appreso che gli alunni di codesta scuola corrono il serio rischio di dover frequentare tutte le attività curriculari con turni pomeridiani. Tale situazione metterebbe in evidente difficoltà le stesse famiglie e anche l’organizzazione interna della scuola ‘Bovio’, che gestisce circa 630 alunni, 100 docenti e 8 unità di collaboratori scolastici”, riporta la missiva del presidente del Consiglio d’Istituto. 

“Con la riunione finale dello scorso 26 luglio era stato messo il punto sulla questione. Il giorno dopo, la dirigente della San Pio X avrebbero dovuto visitare i nuovi locali – nuovi e già pronte per l’uso –, e a breve si sarebbe dato il via ai lavori di adeguamento dei bagni della Ferrante Aporti per i ragazzi della Bovio. La notizia ha mandato in tilt soprattutto le insegnanti della scuola dell'infanzia. I genitori sono stati ricevuti ieri (giovedì, per chi legge). In seguito a questo incontro, si sono diffuse le voci dello stop al trasferimento e della ipotesi di fare i doppi turni. Abbiamo inviato una pec al Comune, che da giorni non ci degna di una risposta”, commentano a FoggiaToday alcuni genitori di alunni della Bovio. 

Secondo alcuni di essi, alla base delle rimostranze del Comitato dei genitori dei bimbi della materna ci sarebbe la mancata disponibilità delle insegnanti della San Pio X a un nuovo trasferimento (il terzo nel giro di pochi anni): “Ma qui parliamo di otto classi, ognuna delle quali con una sola insegnante. Situazione completamente diversa rispetto alla scuola media, dove bisogna strutturare un planning complesso per incastrare gli orari e gli spostamenti dei docenti che insegnano anche in altre scuole”, spiegano. 

Dal canto loro, i componenti del Comitato della San Pio X, sostengono che il trasferimento genererebbe un “contraccolpo negativo” per i bambini. Scenario che i genitori dei ragazzi della ‘Bovio’ non condividono: “Per i bambini piccoli la casa è dove c’è la famiglia, gli affetti, gli altri bambini. Non è il luogo fisico a creare un contraccolpo psicologico. Oltretutto, il terzo trasferimento riguarderebbe solo i bambini di 5 anni – che, quindi, tra un anno andranno alle elementari – mentre per i più piccoli si tratterebbe del primo trasferimento”. 

Insomma, il cambio di location non produrrebbe grossi disagi, anche alla luce della maggiore flessibilità sugli orari tipica delle scuole dell’infanzia. Aspetto evidenziato anche dal Presidente del Consiglio d’istituto della ‘Bovio: “La scuola di primo grado, a differenza del ciclo dell’infanzia, ha natura obbligatoria: pertanto, ogni attività della Bovio, in riferimento ai circa 630 alunni iscritti e 100 docenti non può essere organizzata in maniera elastica, poiché soggetta a un piano di studi che non consente frammentazione e delocalizzazione di impossibile gestione. Al contrario – si legge ancora nella missiva – la scuola dell’infanzia, che ha natura non obbligatoria e flessibilità oraria, è basata nello specifico (San Pio X) su un’organizzazione di circa 150 alunni suddivisi in più classi con un’unica docente per l’intera mattinata”.

Per la ‘Bovio’ alternative valide a quanto deciso il 26 luglio non ce ne sono. L’utilizzo delle aule della vicina Ferrante Aporti resta la soluzione migliore per scongiurare disagi nello spostamento quotidiano dei docenti e per quel che concerne la vigilanza dei collaboratori scolastici: “Le classi della Bovio sono ben 31 che lavorano ‘a blocchi’ interdipendenti tra di loro. Le classi frequentanti la scuola dell’Infanzia sono 8, tutte indipendenti l’una dall’altra non essendo classi facenti parte di un modulo unitario”, puntualizza il Consiglio d’istituto della scuola di viale Colombo.

Per converso, se davvero si consumasse la decisione di istituire il doppio turno, sarebbero ben più gravi i disagi: “Il trasferimento delle otto classi della materna, ognuna con una insegnante, non intacca l’organizzazione così come, invece, avverrebbe con l’istituzione dei turni pomeridiani nella Bovio”.

Ma c’è dell’altro. Perché il doppio turno entrerebbe in contrasto con le attività extrascolastiche che si svolgono durante le ore pomeridiane: “Ci sono i pon, i corsi pomeridiani di musica. Inoltre, ci sono tanti ragazzi che nel pomeriggio praticano attività sportiva o frequentano il conservatorio. Attività alle quali dovrebbero rinunciare”. Per tacere, poi, dell’aumento dei costi delle utenze (a carico del Comune) che schizzerebbero oltremodo con la scuola aperta dalla mattina al tardo pomeriggio: “Con i turni pomeridiani, d’inverno, i termosifoni resterebbero accesi anche il pomeriggio”. 

Infine, c’è il dato allarmante già evidenziato dalla Dirigente Scolastica, riguardante l’eventuale richiesta di nulla osta che una parte dell’utenza della Bovio potrebbe formulare, per la frequenza presso altre scuole: “Ciò comporterebbe la gravissima conseguenza del sottodimensionamento della istituzione scolastica, con l’inevitabile perdita dell’autonomia (secondo i parametri della vigente normativa di riferimento), dopo due faticosi anni di emergenza epidemiologica”. 

“Non possiamo correre il rischio per un ‘capriccio’ di alcuni. Comprendiamo i disagi della San Pio X, ma - a differenza dei precedenti - questa volta il trasferimento avverrebbe per far spazio a un'altra scuola, non per questioni di inagibilità o di costi della struttura. Opporsi, significa non conoscere il senso della comunità”, chiosano i rappresentanti dei genitori della ‘Bovio’, i quali attendono che da Palazzo di Città giunga una risposta ai loro interrogativi: “Attualmente lo scenario è inimmaginabile, ma si corre il rischio di scatenare una guerra tra poveri. Il tutto a danno dei nostri ragazzi, che dopo due anni di pandemia, tra lockdown, didattica a distanza, e doppi turni durante i lavori di adeguamento alle norme Covid, meritano di tornare alla normalità”. 

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