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Giovedì, 25 Aprile 2024

Il liceo Marconi si attrezza per la riapertura: in attesa dei 700 banchi monoposto, alternanza in classe e referente Covid

Il liceo di via Danimarca è già ripartito con i corsi di recupero e si prepara all'inizio dell'anno scolastico. Unica criticità, la mancanza di banchi monoposto. Per le classi più numerose si procederà alternando lezioni in presenza con la didattica a distanza

Ancora pochi giorni e anche le scuole del capoluogo di provincia riapriranno ufficialmente i battenti. Anche se, a voler essere puntigliosi, la riapertura c’è già stata. Come per il liceo scientifico ‘Guglielmo Marconi’ di Foggia, che da dieci giorni ha dato il via ai corsi di recupero sia per chi deve colmare carenze individuali che per quelle classi che necessitavano di integrare gli apprendimenti e svolgere quelle parti del programma non completate nello scorso anno scolastico. Delle autentiche prove generali in attesa che il rientro coinvolga la totalità degli studenti. Ed è per quell’evento che il liceo si sta preparando, con attenzione a ogni dettaglio, in primis il rispetto delle misure di sicurezza per scongiurare ogni tipo di contagio.

Il liceo è attrezzato per garantire ingressi diversificati (la struttura ha a disposizione addirittura cinque accessi differenti), all’ingresso e all’interno di ogni aula, vi è un dispenser di gel igienizzante. Ma, con gli altri istituti foggiani, condivide la carenza di banchi: “Abbiamo lavorato per tutto il mese di luglio per portare avanti le nostre richieste. È innegabile che ci siano dei ritardi”, spiega a FoggiaToday la dirigente scolastica Piera Fattibene. Dei 700 banchi monoposto richiesti non c’è ancora traccia, si ipotizza che la scuola possa riceverli entro la fine di ottobre: “Siamo una scuola superiore, non abbiamo la priorità delle scuole del primo ciclo e, fortunatamente, siamo una delle regioni dove si è registrata una percentuale di casi bassa. Per questo non saremo tra i primi a beneficiare dei banchi e abbiamo provveduto a una soluzione alternativa”.

Una soluzione che prevede, soprattutto per le classi più numerose per le quali non è possibile garantire il distanziamento (circa la metà del totale), l’alternanza di lezioni in classe con didattica digitale integrata. Metà classe seguirà i corsi in presenza, l’altra in videoconferenza o attraverso attività a-sincrone, predisposte dai docenti. L’alternanza sarà settimanale.

Come per tutte le scuole, il ‘Marconi’ si è anche adoperato per fronteggiare le eventuali positività. C’è un referente Covid che farà da ponte tra la scuola e il dipartimento di prevenzione. Sarà lui a occuparsi dei ragazzi che eventualmente lamenteranno sintomi simili al Covid, per i quali sarà predisposta un’aula specifica dove attenderà l’arrivo dei genitori. Da lì scattano tutte le procedure secondo protocollo: “La scuola è attrezzata anche per tracciare i contatti della persona positiva, attraverso il registro elettronico. Dobbiamo poi registrare gli eventuali contatti esterni e/o con alunni di altre classi. Starà poi al dipartimento decidere se applicare la quarantena”.

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