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Il Poerio di Foggia boccia l'esame di Stato in aula. Docenti e personale Ata: "Rischio grave, inutile e non inevitabile"

Docenti e personale Ata chiedono al ministero di poter svolgerere il colloquio di Maturità in modalità telematica e presentano una lista di dieci elementi di criticità se si tornasse negli istituti scolastici a fine anno

I docenti e il personale amministrativo, tecnico e ausiliario del liceo "Carolina Poerio" di Foggia scrivono al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, e per conoscenza ai sindacati, per evidenziare gli elementi di criticità e i rischi per la salute che comporterebbero gli esami di Stato svolti in aula. Ritengono che svolgere in presenza il colloquio di Maturità rappresenti "un rischio grave, inutile e non di certo inevitabile". La missiva contiene una sfilza di dieci punti, a partire dal rischio di assembramento: nello stesso ambiente scolastico sarebbero presenti contemporaneamente sei commissari, un presidente, un candidato e un alunno della stessa classe che, in base alla normativa vigente, deve assistere al colloquio.

Altri fattori di rischio sono rappresentati dall'utilizzo dei mezzi pubblici, dall'impossibilità di garantire la disponibilità di dispositivi di protezione individuale per chiunque acceda all'istituto, dalla difficoltà di assicurare, magari tra un esame e l'altro, la sanificazione periodica degli spazi comuni, in particolare dei servizi igienici, e dal rischio di esporre al contagio anche le famiglie di studenti e docenti. Le mascherine e la distanza di sicurezza (i sottoscrittori prendono come riferito 1,82 centimetri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità), comporterebbero non poche difficoltà di comunicazione tra commissari e candidati: "Come si fa, per esempio, a rispettare tale distanza - domandano docenti e personale Ata - nel caso in cui al candidato venga richiesto di scrivere una dimostrazione matematica o di fare una analisi testuale?". Ricordano poi che i docenti italiani sono tra i più anziani d'Europa, dunque la fascia più a rischio.

Le ipotesi dell'Inal sulla possibilità di esprimere un giudizio di “inidoneità temporanea” in assenza di copertura immunitaria adeguata per i lavoratori di età superiore ai 55 anni, o della task force guidata da Vittorio Colao che ha proposto di esonerare dal rientro del 4 maggio i lavoratori che hanno compiuto 60 anni di età ridurrebbero drasticamente il personale. Un colloquio in presenza potrebbe prevedersi, per loro, soltanto in una situazione epidemiologica a contagio zero. "La prospettiva preoccupante è quella di dover stare fermi in aula per 6 o 7 ore di fila, per tanti giorni, con mascherine e guanti e con il pensiero costante che le persone attorno a te possano essere contagiose anche se asintomatiche - scrivono - La situazione sarà ulteriormente peggiorata da un caldo umido insopportabile". In ultimo, fanno notare che le responsabilità civili e penali in capo ai dirigenti scolastici saranno aggravate da questi rischi.

Il liceo Poerio chiede l'esame di Stato a distanza, modalità attuata anche nelle università italiane: "Si può svolgere in modalità telematica. Fare l’esame a distanza sarebbe anche un modo per valorizzare e per completare il lavoro di questi ultimi mesi che ha visto i docenti impegnati, con successo, nella didattica a distanza tanto raccomandata e caldeggiata da lei".  

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