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Scuola Cerignola

Il Monopoly ispirato alla 'Commedia' di Dante: l'omaggio del 'Pavoncelli' al sommo poeta nel 700esimo anniversario della sua morte

Un interessante lavoro di mediazione didattica della prof.ssa Marinella Caputo, docente di lettere del Pavoncelli, che con i suoi studenti ha pensato di celebrare colui che rappresenta la nostra identità nazionale con un’interpretazione, ispirata alla Divina Commedia, del famoso 'Monopoly'

Una originale iniziativa didattica all’Iiss Pavoncelli di Cerignola per far sì che l’opera di Dante esca dalle accademie e sia a contatto diretto dei ragazzi, rendendolo accessibile e fornendo loro una chiave di lettura che permetta di riconoscersi nei valori espressi nella “Divina Commedia”.
Un interessante lavoro di mediazione didattica della prof.ssa Marinella Caputo, docente di lettere del Pavoncelli, che con i suoi studenti ha pensato di celebrare colui che rappresenta la nostra identità nazionale con un’interpretazione, ispirata alla Divina Commedia, di uno dei giochi più conosciuti al mondo: il Monopoly.

Così nasce, il ‘Divinopoly’. Il gioco è suddiviso in Inferno, Purgatorio e Paradiso e riporta le zone e i canti più noti dell’opera dantesca. Quattro pedine, impersonate da Dante, Virgilio, Beatrice e San Bernardo, a turno tirando i dadi si spostano sul tabellone. Lo scopo del gioco? Sempre lo stesso. Ottenere il dominio del mercato ultraterreno decretando il fallimento degli altri tre giocatori. 
Si parte dal via sulla cui casella sono stampati i versi riportati sulla porta dell’Inferno "Per me si va ne la città dolente per me si va nell’etterno dolore per me si va tra la perduta gente" .

A seguire il Limbo, la riva dell’Acheronte e, attraverso i gironi dell’Inferno (quello che accoglie i lussuriosi, il Canto di Ulisse e Caina, Antenora, Tolomea e Giudecca), si giunge alla spiaggia del Purgatorio e alle zone della montagna da scalare, al canto VI "Ahi serva Italia, di dolore ostello", per ambire soprattutto al possesso del Paradiso e di Parco della Vittoria che non potevamo non sostituire con l’Empireo.
Le tradizionali stazioni Sud Ovest Nord ed Est mutano nei luoghi vissuti da Dante: Firenze, Roma, Verona e Ravenna. Le fonti? Le virtù teologali (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza) e cardinali (fede, speranza e carità). La tassa si paga acquistando le indulgenze da Bonifacio VIII e nel percorso tanti sono gli imprevisti e le probabilità che possono stravolgere il cammino. "È il compleanno di Dante, ogni giocatore gli regala un fiorino o Caronte cerca di impedirti il cammino. Stai fermo un turno". 
Ma attenti. Perché nel mezzo del cammin potreste imbattervi nella selva oscura, una prigione dalla quale le tre fiere non vi permetteranno di uscire facilmente. Buon divertimento e … "Lasciate ogne speranza di studiare, voi ch’ iniziate a giocare".

Ma no! Non dimentichiamoci del monito di Ulisse: "Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza". E dunque apriamo i libri e leggiamo Dante con amore, con quello stesso Amor che move il Sole e l’ altre stelle.

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