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Salute

Vaiolo delle scimmie, il virus è entrato in Puglia: due casi ma nessuno in Capitanata

Due casi, uno a Bari e l'altro a Taranto. Le raccomandazioni di Montanaro e le rassicurazioni di Lo Caputo

Al momento non c’è nessun caso di vaiolo delle scimmie o monkeypox in provincia di Foggia, mentre in Puglia ve ne sono due: si tratta di un 36enne di Bari e di un paziente della provincia di Taranto che ha spontaneamente segnalato all’unità di Malattie Infettive dell’ospedale Moscati la sua situazione e che ora si trova in isolamento domiciliare in buone condizioni di salute, così come il primo paziente barese. 

Il virus del vaiolo delle scimmie si trasmette attraverso contatti molto stretti e ravvicinati con persone che hanno l’infezione ed anche attraverso rapporti sessuali, quindi la malattia non è facilmente diffusibile. L’appello del direttore del dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro, resta: “E’ opportuno che tutte le persone che presentino lesioni vescicolari, febbre, linfonodi ingrossati e altri sintomi più aspecifici o che siano stati a stretto contatto con un caso accertato o fortemente sospetto si rivolgano al proprio medico che valuterà se è necessario procedere ad approfondimenti diagnostici”

Nei giorni scorsi a Foggiatoday, il professor Sergio Lo Caputo, primario del reparto di Malattie Infettive al policlinico Riuniti, aveva spiegato l’origine del virus esploso alle Canarie e diffusosi in Portogallo, Spagna e Gran Bretagna (la nazione con più casi). I casi registrati in Italia sono circa trenta. “Questa malattia si contrae con rapporti molto stretti, perché quello che sono infettanti sono le pustole create dal vaiolo e dal droplet, ossia le goccioline disperse nell'ambiente durante il respiro. Ma il grado di infettività è nettamente inferiore al Covid. Le forme osservate sono molto lievi e moderate, quindi è da escludere la mortalità. C'è da porre attenzione nel momento in cui compaiono delle lesioni che non hanno motivo di esistere e se ci sono stati contatti stretti con persone sconosciute. Non si può parlare di malattia trasmissibile sessualmente ma, poichè si prende con 'contatti molto stretti', questi avvengono quasi sempre tramiti rapporti sessuali. I sintomi sono: febbre, dolori articolari, brividi e il periodo di incubazione può essere fino a 21 giorni e la sintomologia varia da una a due settimane".

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