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In sala parto ogni secondo è prezioso: "Servono abilità e tempestività". Al Riuniti si simulano le nascite per farsi trovare pronti nelle emergenze

Il programma del progetto si articola in corsi di formazione multidisciplinari, rivolti ai professionisti componenti il team assistenziale coinvolto nella gestione delle emergenze di sala parto, con l’obiettivo di ridurre gli errori, promuovere la sicurezza e aumentare la capacità di interazione positiva tra i diversi operatori impegnati nel percorso di trattamento della partoriente

"Stiamo addestrando il personale di sala parto a quelle che possono essere le emergenze ostetriche che si verificano nel giro di pochi secondi che richiedono degli skill particolarmente importanti e una tempestività di intervento". Così il direttore dell'Uoc di Anestesia e Terapia Intensiva spiega il progetto formativo aziendale corso di simulazione 'Emergenze in sala parto' di due giorni, organizzato dal policlinico Riuniti di Foggia con il patrocinio della Siiarti.

L’area materno-infantile rappresenta una priorità di salute pubblica in quanto la gravidanza, il parto e il puerperio in Italia sono la prima causa di ricovero per le donne. Il processo del travaglio e del parto, che nella maggior parte dei casi è fisiologico, in certe situazioni può deviare dalla fisiologia e diventare patologico. E’,perciò, di importanza cruciale riconoscere la patologia e prevenire l’errore nella diagnosi e nella gestione dell’emergenza in sala parto e in sala operatoria.

Luigi Nappi, direttore U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia Universitaria, ha evidenziato che nella donna gravida la vaccinazione contro il Covid e il vaccino influenzale sono fondamentali, "soprattutto in questa fase della pandemia" ha aggiunto.

Per mantenere standard assistenziali adeguati è necessario che ogni punto nascita intraprenda azioni rivolte ad aumentare la sicurezza della donna e del neonato, riducendo il rischio di eventi avversi e di complicanze potenzialmente evitabili correlate al parto. In particolare, viene raccomandato di adottare appropriate misure assistenziali ed organizzative con la corretta valutazione del rischio della donna in gravidanza, di applicare protocolli e percorsi assistenziali differenziati per profilo di rischio e di assicurare un' adeguata e continua formazione dei professionisti coinvolti nell’assistenza durante il parto. 

Il Ministero della Salute ha individuato nella formazione basata sulla “simulazione di emergenze ostetriche” una possibile strategia che le Aziende Sanitarie possono adottare per il personale coinvolto nelle attività assistenziali in corso di travaglio, parto e post partum. La metodologia della “simulazione” si basa sul principio dell’apprendimento attraverso il fare (learning by doing), all’interno del quale è possibile apprendere ed insegnare sfruttando gli errori come risorse per l’azione. La costruzione di casi clinici permette di ricreare, in un contesto di apprendimento virtuale, eventi complessi e rari prima che accadano nella realtà, formando così i professionisti a gestire in modo efficace e tempestivo le situazioni critiche, salvaguardando la sicurezza del paziente e riducendo il rischio di errore. L’utilizzo di simulatori avanzati permette di riprodurre fedelmente e in modo virtuale il paziente e le situazioni ad alto rischio di errore che i professionisti si possono trovare a fronteggiare nella normale pratica clinica. 

Il programma del progetto si articola in corsi di formazione multidisciplinari, rivolti ai professionisti (ostetriche, ginecologi, anestesisti, infermieri di anestesia, neonatologi, pediatri, infermiere di pediatria, puericultrici) componenti il team assistenziale coinvolto nella gestione delle emergenze di sala parto (ostetriche e neonatali), con l’obiettivo di ridurre gli errori, promuovere la sicurezza e aumentare la capacità di interazione positiva tra i diversi operatori impegnati nel percorso di trattamento della partoriente.

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