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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Porte aperte per chi vuole vaccinarsi con AstraZeneca e Johnson&Johnson: al via i pomeriggi speciali al poliambulatorio dei Riuniti

Pomeriggi dedicati all’accesso spontaneo di familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari dei soggetti in condizione di estrema vulnerabilità, di disabilità grave o affetti da malattia rara, persone dai 40 anni in su (nati nel 1981 e prima)

In linea con l’informativa della struttura commissariale del 17 maggio, da lunedì 24 maggio presso il poliambulatorio vaccinale dell’Uoc Igiene-ospedale D’Avanzo del policlinico Riuniti, mentre prosegue la vaccinazione dei soggetti fragili e di quelli prenotati per età, prendono avvio i pomeriggi dedicati all’accesso spontaneo di familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari dei soggetti in condizione di estrema vulnerabilità, di disabilità grave o affetti da malattia rara, persone dai 40 anni in su (nati nel 1981 e prima) che siano interessati a ricevere i vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson"

Saranno disponibili 100 appuntamenti al giorno o fino ad esaurimento dosi, presentandosi liberamente dalle ore 14:30 alle ore 16:30 all’ambulatorio del Centro Unico Prelievi dell’Ospedale d’Avanzo in Viale degli Aviatori, muniti di tessera sanitaria e documento di identità ed esibendo questo comunicato.

*Paziente in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive; paziente con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza; paziente con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico; paziente oncologico/onco-ematologico in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido; pazienti in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche (CSE) dopo i 3 mesi e fino ad un anno, quando viene generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva; pazienti trapiantati di CSE anche dopo il primo anno, nel caso che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, in terapia immunosoppressiva; disabile grave, riconosciuto ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge n.104/92; malattie rare.

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