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Diagnosi e trattamento dei tumori uroteliali: oncologa di Casa Sollievo vince il prestigioso bando 'Aiom-Merck'

Lo studio verrà coordinato dall'Oncologia di Casa Sollievo della Sofferenza e vedrà coinvolti altri 25 centri oncologici italiani. Verrà analizzato il microbiota di circa 90 pazienti che inizieranno il trattamento con Avelumab nei prossimi tre anni

L'oncologa Brigida Anna Maiorano, dell'Unità di Oncologia dell'Irccs ‘Casa Sollievo della Sofferenza', è la vincitrice del premio Aiom-Merck 2022: primo bando lanciato dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) orientato alla diagnosi e al trattamento dei tumori uroteliali.

La premiazione è avvenuta nel corso della cerimonia di inaugurazione del XXIV Congresso Nazionale Aiom, che si è tenuto a Roma lo scorso ottobre. Il progetto ‘Sorcerer’ presentato dalla dottoressa Maiorano riguarda il ruolo prognostico del microbiota intestinale nella terapia di mantenimento con l'anticorpo monoclonale ‘Avelumab nel carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico dopo chemioterapia.

Solo in Europa, il cancro alla vescica  (carcinoma uroteliale) conta circa 90.000 casi all'anno e attualmente l'utilizzo dell'immunoterapia con Avelumab è la prima e unica terapia di mantenimento dopo una chemioterapia a base di platino ad avere dimostrato un efficace controllo della malattia, insieme a una buona qualità di vita, tuttavia “non esistono al momento dei fattori che possano predire quale paziente risponderà meglio a tale terapia, né chi avrà maggiore o minore tossicità”, spiega Brigida Anna Maiorano.

Inoltre, sempre più ricerche indicano come il microbiota intestinale sia coinvolto nel metabolismo dei farmaci pertanto “il progetto Sorcerer – continua l'oncologa – mira a valutare se il microbiota intestinale del paziente possa essere coinvolto nella risposta alla terapia con Avelumab, consentendo quindi di selezionare meglio i pazienti con carcinoma uroteliale a cui proporre questo tipo di trattamento, massimizzandone l'efficacia e minimizzandone la tossicità”.

Lo studio verrà coordinato dall'Oncologia di Casa Sollievo della Sofferenza e vedrà coinvolti altri 25 centri oncologici italiani. Verrà analizzato il microbiota di circa 90 pazienti che inizieranno il trattamento con Avelumab nei prossimi tre anni e le analisi saranno eseguite in collaborazione con il biologo Valerio Pazienza del Laboratorio di ricerca di Gastroenterologia dell'ospedale di San Pio.

Recentemente, l'oncologa Brigida Anna Maiorano si è inoltre distinta per essere risultata vincitrice di ulteriori premi: sempre nel mese di ottobre è stata premiata dalla Società Italiana di Uro-Oncologia (Siuro) per avere realizzato il miglior poster su un lavoro intitolato "Il cancro della vescica nell'era degli inibitori del checkpoint immunitario: il ruolo del PD-L1": una meta-analisi che ha incluso tutti gli studi sul carcinoma della vescica pubblicati negli ultimi 10 anni; l'altro premio, come migliore presentazione orale, è stato rilasciato lo scorso giugno dal Gruppo Oncologico dell'Italia Meridionale (Giom): anch'esso un lavoro di meta-analisi sul ruolo della proteina Pd-L1 in pazienti pre-trattati con carcinoma della vescica.

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