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Titoli autorizzativi e accreditamenti a rilento, 500 rsa e centri diurni in sofferenza: "Serve soluzione urgente"

La richiesta urgente di Antonio Perruggini, presidente dell'associazione 'Welfare e Levante', di una 'Azienza zero' che si occupi delle richieste delle 500 strutture pugliesi

Antonio Perruggini, presidente dell'associazione di categoria 'Welfare a Levante', ha chiesto l'istituzione di una 'Azienda zero' che si occupi dell'intero comparto socio-sanitario e della assistenza domiciliare "che in Puglia ancora non decolla" evidenzia. Atteso che in Puglia ci sono 500 strutture che assistono oltre 20mila disabili e anziani non autosufficienti assicurando occupazione stabile a migliaia di lavoratori e che le rsa e i centri diurni, subirebbero ritardi nelle verifiche disposte al fine di confermare i titoli autorizzativi esistenti da anni e l’attribuzione dell’accreditamento, "che è fondamentale per riportare il sistema in armonia con le previsioni di Legge e per assicurare ai cittadini non autosufficienti e disabili i servizi di assistenza essenziali" spiega Perruggini.

Secondo il presidente di 'Welfare e Levante', i dipartimenti di prevenzione incaricati per le verifiche andrebbero a rilento, "nonostante i solleciti dell’assessorato e non di rado si impegnano in interpretazioni singolari (alcuni misurano i metri quadri degli ambienti con il centimetro!) che causano intollerabili ritardi nelle valutazioni che di conseguenza si ripercuotono in danni verso la gestione delle strutture già in grave sofferenza a seguito della pandemia ma anche per i noti aumenti dei costi del personale, delle materie prime e dell’energia" sottolinea.

Tuttavia, c'è apprezzamento da parte di Perruggini, per lo sforzo e l’attenzione oggettiva dimostrata dall’assessore alla Salute Rocco Palese e dal Governatore Michele Emiliano, "che con non poche difficoltà hanno assicurato la copertura finanziaria dedicata al settore". Ciò nonostante - aggiunge - "senza una sinergia tra i vari attori del sistema (Regione/Gestori/Dipartimenti di Prevenzione/Asl), anche questi sforzi resteranno vani".

Ecco perché, a suo dire, servirebbe con urgenza l’istituzione di una 'Azienda Zero': "Occorre con urgenza far fronte a un problema che si trascina da anni e che ora dopo l’avvenuta pianificazione deve essere una priorità del Governo regionale. Le strutture non possono essere vittime di un sistema che ritiene di affrontare un problema così grave con solo qualche volenteroso impiegato a occuparsi di oltre 500 strutture che con questo andazzo non vedranno gli accreditamenti chissà quando. E nelle more cosa succederà? Riusciranno ancora a affrontare le gravi sofferenze di gestione? Oppure con l’autunno vivremo un ennesimo dramma aggravato dall’incidenza dei contagi già ampiamente annunciati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità?" 

Perruggini conclude: "Facciamo ancora una volta un accorato appello al Governatore Emiliano affinchè disponga ad horas l’istituzione di una 'Azienda Zero' specifica per il settore e che la Giunta sostenga questa soluzione che oltre che urgente è fondamentale se vogliamo dare un segnale concreto di attenzione verso le fragilità che non devono più essere trasformate in condanne!". 

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