Donna colta da infarto, corsa contro il tempo per salvarla: "È stato un piccolo miracolo"
La famiglia della paziente loda gli operatori intervenuti per la professionalità "e per la grande umanità dimostrata. Sono stati vicini a mia sorella in quel momento di grande paura, tranquillizzandola e supplendo all’assenza dei familiari”
Corsa contro il tempo per salvare una donna da un infarto fulminante. La macchina del soccorso ha funzionato alla perfezione, ma per Antonella, sorella della donna infartuata, quello avvenuto venerdì sera “è stato un piccolo miracolo. E di questo devo ringraziare la straordinaria equipe del 118 intervenuta, che si è adoperata al massimo per salvare mia sorella”.
Tutto è iniziato venerdì sera, intorno alle 22.30, quando una 57enne foggiana ha iniziato ad avvertire forti dolori al petto. La donna ha assunto subito i farmaci abituali, ma la situazione non sembrava rientrare: è stato quindi necessario l’intervento del 118. Sul posto è giunta la squadra composta dai soccorritori Marco Pagliara e Michele Matera, dall’infermiere Pasquale Bosco e dal medico Fabiola Sica, sempre in costante contatto con la centrale operativa del 118.
La situazione è apparsa subito grave e gli operatori si sono subito adoperati per trasportare la donna nell’ospedale che potesse garantire le cure nel tempo più breve possibile. Da Foggia si è deciso di trasferire la paziente all’ospedale di San Severo dove, senza passare per il pronto soccorso, la donna è stata accolta nel reparto di Cardiologia. L’angiografia eseguita in regime di massima urgenza mostrava l’ostruzione totale di una importante arteria, pertanto è stato disposto l’intervento chirurgico per inserire uno stent. “Mia sorella ora sta meglio, è costantemente monitorata e per le prossime 48-72 ore resterà sotto stretta osservazione medica”, aggiunge la sorella.
“Oggi mi sento di ringraziare dal profondo del cuore gli operatori intervenuti, non solo perché si sono rivelati determinanti nel buon esito dell’intero intervento (si sono immediatamente adoperati per cercare la soluzione più veloce per intervenire) ma anche per la grande umanità dimostrata. Sono stati vicini a mia sorella in quel momento di grande paura, tranquillizzandola e supplendo all’assenza dei familiari”, spiega. “Ci si lamenta sempre delle mancanze della sanità locale, ma quando si incontrano delle eccellenze va detto. Grazie di cuore”.