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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute Lucera

La radiologia direttamente a casa dei pazienti pugliesi. La proposta del lucerino Tutolo: "I benefici sono evidenti"

La proposta di Antonio Tutolo, presidente della commissione Affari generali, porta anche le firme di Giuseppe Tupputi e Alessandro Leoci del gruppo 'Con Emiliano'

"Portare la radiologia direttamente a casa dei pugliesi significa creare l’ambiente migliore nel quale la persona assistita, soprattutto se fragile, possa sviluppare maggiori possibilità di guarigione o di recupero funzionale e affettivo. Sono convinto che questo tipo di servizio sarebbe stato utilissimo in piena emergenza pandemica, poiché avrebbe consentito di determinare la gravità del paziente senza attendere l’esito dei tamponi e avrebbe ridotto gli accessi in ospedale. Da qui la mia proposta di legge approvata a maggioranza dalla commissione consiliare Sanità della Regione Puglia”. Lo dichiara Antonio Tutolo, presidente della commissione Affari generali.

La proposta che porta anche le firme di Giuseppe Tupputi e Alessandro Leoci del gruppo 'Con Emiliano', una volta approvata definitivamente dal Consiglio, apporterà modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 9/2017 in materia di accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private.

L'intervento legislativo consentirà di effettuare esami radiologici a lettura, su richiesta dei pazienti, direttamente nel domicilio dell'interessato, con strumenti portatili che rispondano a requisiti tecnici e strutturali definiti da un regolamento regionale, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.

“I vantaggi saranno molteplici, anzitutto per il cittadino sia che si trovi nella propria abitazione che in una struttura di accoglienza socio-sanitaria, perché avrebbe a disposizione uno strumento che garantisce la continuità delle cure tra i diversi livelli di assistenza. Inoltre, con questa legge si ostacola in maniera definitiva la pratica della radiologia a domicilio esercitata da privati, a volte in forma ‘abusiva’, senza alcun tipo di controllo né radio-protezionistico, né sull’appropriatezza. In pratica si va a regolamentare, ed è questa la novità assoluta, questo tipo di prestazione e al contempo rappresenta un’ottima opportunità occupazionale soprattutto per i giovani professionisti che normalmente sono costretti a cercare lavoro anche in strutture fuori dalla propria regione. Si terrebbe così conto delle piccole realtà territoriali dov’è numerosa la presenza di anziani impossibilitati a muoversi e non esistono centri radiologici o ecografici. Sono evidenti gli enormi benefici, senza contare che l’iniziativa non comporta oneri a carico del bilancio regionale”. 

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