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Salute

Al Riuniti il 10% di neonati sono prematuri: "Diminuire il numero è una delle grandi sfide dei nostri tempi"

Nel 2020 si sono registrate 245 nascite pretermine su 2412 complessive, con una incidenza superiore al dato nazionale

Oggi mercoledì 17 novembre 2021 la Struttura Complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Riuniti di Foggia, diretta dal Dott. Gianfranco Maffei, aderisce alla Giornata Mondiale del Prematuro. Per tale occasione, l’Associazione “I folletti operosi”, Presidente Angela Contento, donerà alcuni manufatti per i neonati della Struttura del Policlinico foggiano. Anche la città di Foggia quest’anno partecipa alla Giornata illuminando in viola la Fontana della Villa Comunale. 

I bambini nati pretermine purtroppo sono in continuo aumento, anche se è notevolmente aumentata la loro sopravvivenza. In Italia è evidente negli ultimi anni un calo demografico, per cui si è passati da 534.000 nati nel 2012 a 404.000 nati nel 2020, anno in cui, inoltre, ha inciso anche la pandemia da Covid-19. L’incidenza dei bambini nati prematuramente si attesta circa intorno all’7,3%.

Di questi neonati, lo 0,8% ha una età gestazionale inferiore alle 31 settimane (rapporto Cedap 2017). 

Al Policlinico Riuniti di Foggia nel 2020 sono nati 2.412 bambini, di cui 245 prematuri, con una incidenza del 10,1%, dato superiore a quello nazionale in quanto Centro di riferimento per la Capitanata e per la BAT per le gravidanze a rischio.

Diminuire il numero dei nati pretermine è una delle grandi sfide sociali dei nostri tempi, anche se enormi progressi sono stati fatti nel trattamento dei bambini nati prima della 37° settimana e le Terapie Intensive Neonatali hanno raggiunto livelli di eccellenza. 

“Per cercare di evitare i parti pretermine sarebbe auspicabile cercare di recuperare una dimensione più naturale della gravidanza” – ha dichiarato il Dott. Gianfranco Maffei.

Nell’ottimizzazione dell’assistenza ai neonati pretermine sono risultati fondamentali i progressi tecnologici (ventilazione meccanica, monitoraggi, nutrizione parenterale), ma anche l’incentivazione dell’allattamento materno e la limitazione dello stress neonatale attraverso una adeguata terapia del dolore dove i prematuri sono molto più sensibili di altri neonati.

foto 2 Dott. Gianfranco Maffei con Associazione Folletti laboriosi-2

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