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Salute

'Green Pass' dai medici di famiglia, Onorati e De Paolis bocciano la linea: "Siamo medici, non stampanti. Mortificata la professionalità"

Scatta la polemica: "E’ inaccettabile la visione della Medicina Generale di carattere 'impiegatizio'. Si sottrae loro tempo all'assistenza dei pazienti, per adempiere a funzioni amministrative, che nulla hanno a che fare con il diritto alla salute dei cittadini e con la pratica medica"

'Green Pass' stampati dai medici di famiglia? La  F.I.M.M.G. boccia la scelta dell’Esecutivo: "Siamo medici, non stampanti. Non si può continuare ad ignorare i nostri doveri di assistenza e mortificare la nostra professionalità", insorgono.

"E’ inaccettabile la visione della Medicina Generale di carattere 'impiegatizio' che scaturisce dalla scelta del Governo di far stampare copie cartacee del 'Green Pass' Covid ai medici di famiglia, sottraendo loro altro tempo all’assistenza dei pazienti, per adempiere a funzioni amministrative, che nulla hanno a che fare con il diritto alla salute dei cittadini e con la pratica medica",  ha stigmatizzato il segretario provinciale generale della F.I.M.M.G. di Capitanata, Salvatore Onorati.

"Questo compito, mortificante per la professionalità del medico, andrebbe a gravare sulle attività di studio già rese molto più complesse dalla gestione ordinaria del virus, dalle vaccinazioni anti-Covid e dalla necessaria e quotidiana presa in carico delle cronicità, obiettivo determinante in termini di salute della popolazione", continua Onorati.

"Demandare ai medici di famiglia un compito di questo tipo, fa sorgere lecitamente il dubbio che chi ha suggerito alla politica questo tipo di soluzioni non conosca i concetti base legati alla responsabilità connessa alla funzione medica e non abbia chiara la distinzione tra questa funzione e quella amministrativa, giacchè tali decisioni sono state adottate senza un minimo di condivisione o di confronto" ha censurato il vice segretario vicario della F.I.M.M.G. di Capitanata, Pierluigi De Paolis.

"E’ una solenne bocciatura, sia a livello nazionale che a livello provinciale, quella che hanno pronunciato i medici di Medicina Generale della F.I.M.M.G., i quali , se dall’inizio della pandemia hanno responsabilmente sostenuto la maggior parte delle scelte istituzionali, ora si vedono costretti ad agire in difesa del diritto alla salute dei cittadini  e della professionalità dei colleghi medici di famiglia",  ha concluso Pierluigi  De Paolis.

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