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Piano vaccini: in Puglia seconda dose con 'Moderna', "nessuna conferma sui quantitativi prevedibili ad aprile"

Nella nota si legge che "la struttura commissariale ha sin qui notificato alle regioni italiane il piano di distribuzione delle dosi delle diverse tipologie di vaccino relativamente al solo mese di marzo 2021 senza alcuna conferma circa i quantitativi prevedibili per i periodi successivi"

Il dipartimento di Promozione Salute della Puglia, nella giornata di ieri ha inoltrato una circolare urgente ai direttori generali e sanitari delle Asl, ai direttori delle farmacie sedi hub e ai componenti della cabina di regia Covid che contiene le indicazioni operative, aggiornamento e integrazioni in merito al piano operativo strategico nazionale dei vaccini.

Nella nota si legge che "la struttura commissariale ha sin qui notificato alle regioni italiane il piano di distribuzione delle dosi delle diverse tipologie di vaccino relativamente al solo mese di marzo 2021 senza alcuna conferma circa i quantitativi prevedibili per i periodi successivi"

Vito Montanaro ha disposto che i direttori sanitari delle sei Asl pugliesi, in qualità di coordinatori dei Noa-CovidVacc, dovranno garantire che il vaccino 'Covid-19 Vaccine Moderna' sia destinato al completamento del ciclo vaccinale (seconda dose) per tutti i soggetti cui è stata somministrata la prima dose.

Le ulteriori dosi disponibili dovranno essere destinate, in ordine di priorità alla popolazione estremamente vulnerabile di età superiore ai 16 anni ossia dei cittadini particolarmente fragili, di età superiore ai 16 anni, in quanto affetti da specifiche patologie valutate come particolarmente critiche in quanto correlate al tasso di letalità associata a Covid-19 per danno d’organo preesistente o compromessa capacità di risposta immunitaria a Sars-CoV2, agli over 80 che hanno richiesto la somministrazione domiciliare.

Per permettere la organizzazione della somministrazione del vaccino in favore della popolazione estremamente vulnerabile i direttori delle Asl, mediante gli organismi della medicina generale costituiti a livello aziendale e/o distrettuale, dovranno quantificare il numero di soggetti in condizione di estrema fragilità distribuiti per ciascun distretto socio sanitario non ospitati nelle residenze socio-sanitarie e nelle strutture semi-residenziali, entro il 10 marzo.

Entro quella stessa data, al fine di identificare i soggetti over 80 non deambulanti/non trasportabili, devono rendere disponibili ai distretti territorialmente competenti gli elenchi dei soggetti che hanno richiesto la somministrazione del vaccino al domicilio avendo cura di verificare preventivamente i soggetti per i quali sia già attiva una presa in carico con Adi e/o Ado.

Allo scopo di organizzare la somministrazione del vaccino a mRNA agli operatori scolastici, universitari e delle forze armate e delle forze di polizia ai quali per età e/o condizioni di estrema vulnerabilità non sia stato possibile somministrare il vaccino 'AstraZeneca', i direttori sanitari delle Asl devono disporre la raccolta, con le modalità consentite dalle normativa in materia di trattamento dei dati personali e sensibili, degli elenchi delle persone che si trovano in una delle condizioni sopra riportate. 

Analogamente, si dovrà procedere al completamento della vaccinazione delle categorie di operatori sanitari e socio-sanitari previste per la fase 1 (es. farmacisti, psicologi, informatori scientifici del farmaco, altre categorie della dirigenza e professionali sanitarie, etc..).

Si dovrà dare in ogni caso priorità alla vaccinazione degli operatori scolastici che si trovano in queste fattispecie, possibilmente entro il 14 di questo mese.

Al fine di assicurare la effettiva disponibilità di vaccini a mRNA per le diverse categorie di soggetti, secondo le indicazioni di rischio previste, i direttori Asl devono garantire l’avvio di nuovi cicli vaccinali di recupero rivolti a categorie di soggetti che rientrano nelle indicazioni e raccomandazioni di utilizzo del vaccino 'AstraZeneca' o per gli operatori scolastici o delle forze armate e dell'ordine che per motivi diversi dal punto precedente, non hanno potuto ancora ricevere il vaccino. 

A tali persone dovrà essere somministrato il vaccino 'AstraZeneca'.

In ragione della necessità di porre in essere una ulteriore accelerazione delle attività di somministrazione in favore delle categorie di cui innanzi, i direttori devono costituire – entro il 14 marzo prossimo – elenchi aziendali di medici e professionisti sanitari da destinare quali equipe ulteriori alle attività in questione nonché ampliare la capacità produttiva degli attuali punti vaccinali utilizzando tutti gli istituti contrattuali previsti dai vigenti Ccnnl.

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