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Martedì, 23 Aprile 2024

Medicina precoce, studio di ricerca rivoluzionario in Puglia: nasce il primo centro di sperimentazione

L’accordo odierno sancisce l’inizio di un percorso di studio e ricerca in Puglia rivoluzionario nel campo della medicina precoce, che consente di diagnosticare un numero considerevole di patologie sia umane sia del mondo vegetale, dall’analisi di campioni di facile reperimento (es. saliva) per l’individuazione anche di una singola molecola.

Un accordo di collaborazione tra Regione Puglia, Università di Bari e Università di Brescia per la creazione del primo Centro di innovazione in single-molecule digital assay, per lo studio e la sperimentazione delle nuove tecnologie avanzate di rilevamento a singola molecola per la medicina precoce, in grado di rivoluzionare la diagnostica medica. L’accordo è stato sottoscritto questa mattina, nel Palazzo della Presidenza Regione Puglia, dal Presidente della Regione Puglia, dagli Assessori regionali alla Sanità e allo Sviluppo economico, dal Rettore dell’Università degli Studi di Bari, Stefano Bronzini, dal Rettore dell’Università di Brescia, Maurizio Tira.

In collegamento da Vienna Luisa Torsi, docente ordinario di Chimica all’Università degli Studi di Bari e vice presidente CNR, che mercoledì prossimo riceverà a Vienna la prestigiosa Wilhelm Exner Medal, premio internazionale che viene assegnato agli scienziati che hanno avuto un impatto diretto sulle imprese e sull’industria per i loro risultati scientifici, medaglia assegnata negli anni anche a 23 premi Nobel. Luisa Torsi viene premiata proprio in ragione degli studi sul progetto “Single Molecule digital assay” dal quale prende vita il Centro regionale.

L’accordo odierno sancisce l’inizio di un percorso di studio e ricerca in Puglia rivoluzionario nel campo della medicina precoce, che consente di diagnosticare un numero considerevole di patologie sia umane sia del mondo vegetale, dall’analisi di campioni di facile reperimento (es. saliva) per l’individuazione anche di una singola molecola.  L’obiettivo, dunque, è quello di fornire ai medici il vantaggio dell’attaccante contro una pletora di malattie progressive, riuscendo ad isolare in uno screening di massa i soggetti che sicuramente sono affetti da una patologia molto prima che i sintomi si palesino. Lo sviluppo di tecnologie abilitanti ad elevatissime prestazioni consentirebbe altresì il controllo di malattie infettive, contrastandone la diffusione, fatto questo di importanza strategica per la salute e il benessere dei cittadini e per la sostenibilità della spesa pubblica.

Fra le patologie che verranno sempre più spesso monitorate e curate grazie a tecnologie abilitanti per la medicina di precisione si annoverano: tumori, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative ed infezioni sia virali che batteriche. Spesso però l’analisi dei marcatori viene effettuata su tessuti o fluidi degli organi interessati, risultando quindi troppo invasiva.  In questo scenario è strategico sviluppare dispositivi e piattaforme che consentano l’analisi di marcatori in modo poco invasivo o del tutto non invasivo, attraverso l’analisi in fluidi biologici periferici, come nel caso del sangue o della saliva. L’interesse della Regione Puglia è quello di ottenere un sistema diagnostico fino ad un milione di volte più preciso degli attuali antigenici salivari arrivando ad eguagliare le performance di un test molecolare, per elevare notevolmente le capacità diagnostiche e, conseguentemente, l’appropriatezza e la tempestività della terapia, massimizzando l’efficacia clinica e riducendo i costi.

“La Regione ha sempre creduto in questo progetto – ha commentato il presidente della Regione Puglia –. Ringrazio le due Università perché stanno collaborando tra loro e questo è fondamentale anche per il nostro Paese. Puglia e Lombardia lavorano insieme anche in un altro settore, la telemedicina. L’accordo odierno quindi segna l’inizio di una collaborazione di alto profilo tra due regioni molto legate tra loro, con scambi scientifici ed economici che ci auguriamo siano sempre più rilevanti. Abbiamo dato molta importanza a questo processo, siamo curiosi e pieni di speranza. Per questo abbiamo accettato molto volentieri l’invito della professoressa Torsi ad accompagnarla a ricevere il premio, per trasmetterle con la nostra presenza il sostegno al suo progetto anche nella fase di implementazione e, se possibile, non solo migliorare gli scambi di natura scientifica, ma anche continuare l’investimento che la Puglia sta facendo nel settore biomedico.

Le Università pugliesi stanno aprendo tre nuove facoltà, sono impegnatissime nel MedTec, la facoltà di Lecce che formerà medici che sono anche ingegneri. Abbiamo già una società pugliese del settore biomedico quotata in borsa a New York e, più in generale, ci auguriamo che l’attrattività della ricerca pugliese, ma anche delle strutture sanitarie e universitarie, migliorino la capacità della Puglia di attrarre scienziati e giovani con la vocazione della ricerca. Oggi celebriamo una vita che cammina attraverso gli accordi politici e universitari, e celebriamo anche la figura del ricercatore. Attraverso una figura come Luisa Torsi speriamo di spingere ragazze e ragazzi pugliesi a tornare in Puglia mantenendo legami con gli istituti di ricerca presso i quali sono dislocati. La Wilhelm Exner Medal dà valore alla firma del protocollo e noi continueremo a sostenere questo progetto”.

“Riuscire a consolidare una parte nella nostra attività di Ricerca e Sviluppo qui in Puglia – ha commentato Luisa Torsi - nella mia terra, mi riempie di gioia e non vedo l'ora di poter iniziare le attività che, ne sono certa, ci porteranno a realizzare un sistema per la diagnostica per il vantaggio dei cittadini. Siamo estremamente contenti che la Regione Puglia e il presidente considerino importante portare avanti questo nostro lavoro attraverso un centro regionale".

 “Oggi tracciamo un ulteriore passo in avanti – ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità - creando le condizioni necessarie perché il mondo della ricerca, in primis, possa con il supporto della Regione, dare vita a un centro all’avanguardia impegnato nella messa a punto di metodi e strumentazioni innovative in ambito sanitario e, specialmente, nella diagnosi precoce e nella cura di patologie non ancora in stadio avanzato, a tutela della salute e del benessere psico fisico del paziente. La Puglia quindi si candida ad essere polo all’avanguardia nazionale e internazionale per sviluppare metodi diagnostici straordinari nell’ambito della medicina di precisione, nel trattamento delle malattie croniche, per esempio, come nelle emergenze pandemiche.  Ringrazio tutti i soggetti coinvolti, in questo ambizioso progetto, per il quale la Regione avrà un ruolo rilevante e di assoluta collaborazione perché la Puglia possa dotarsi, così come stiamo già facendo, di strumentazioni evolute in linea con la nostra strategia, già avviata, per una medicina di qualità, fortemente predittiva e di precisione”.

 “Voglio prima di tutto complimentarmi con la professoressa Torsi – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico – per il lavoro che svolge quotidianamente, che ha un impatto sulla comunità scientifica internazionale e che rende la nostra regione un’eccellenza. Questa prima sperimentazione di collaborazione che si realizza e che coinvolge la Regione Puglia e il mondo della ricerca è parte integrante degli obiettivi della nuova programmazione, che intende strutturare dei centri di trasferimento tecnologico che accompagnino le ricerche scientifiche attraverso la sperimentazione, i brevetti e, ove necessario, anche la commercializzazione”.

Il rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, ha sottolineato l’importanza del fare rete, con l’Università di Brescia e la Regione Puglia: “Fondamentali le ricadute virtuose sul nostro territorio. La professoressa Torsi stava lavorando da tempo, con il suo gruppo di ricerca, a questo progetto e adesso giungiamo ai primi esiti di un percorso che, come la ricerca dimostra, non può che essere lento e certificato”.

La direttrice del Dipartimento regionale allo Sviluppo economico, Gianna Elisa Berlingerio, intervenuta alla conferenza stampa, ha specificato che “la sottoscrizione del protocollo d’intesa per la creazione del centro regionale prende il via da una innovazione scientifica partita in parte dall’Università di Bari e in parte dall’Università di Brescia. Dopo la fase di brevettazione, ci sarà una serie di prove e test fino il processo di trasferimento tecnologico che porterà alla prototipazione industriale e, quindi, al mercato. Questa scoperta ha le potenzialità di incidere in maniera determinante sul sistema sanitario regionale ed è per questo che la Regione Puglia, i Dipartimenti Sviluppo economico e Sanità, hanno deciso di sostenerla”.

L’Università degli Studi di Brescia, attraverso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e rappresentata nella cabina di regia del Centro dal Direttore prof. Fabio Baronio, contribuirà allo sviluppo ed ingegnerizzazione di sistemi bioelettronici affidabili e miniaturizzati, capaci di convertire le interazioni biologiche in informazioni digitali direttamente disponibili su smartphone, tablet e computer.

“Il Centro d’innovazione in single-molecule digital assay sarà, quindi, strategico per il nostro Ateneo – commentano il direttore di Dipartimento di Ingegneria Informazione di Uni Brescia, Fabio Baronio e il responsabile scientifico, Fabrizio Torricelli - permettendo di incrementare ed ampliare le collaborazioni esistenti, sia di rafforzare la qualità e l’impatto della ricerca ed innovazione delle tecnologie abilitanti, a beneficio della nostra società e del progresso”.

Accelerare la maturità tecnologica della soluzione e semplificare l’usabilità significa accorciare i tempi per il ricorso quotidiano a tale innovativa metodologia, con estese ricadute per la sanità regionale e nazionale. La costituzione del Centro permetterà di favorire anche il processo di trasferimento tecnologico e di valorizzazione delle conoscenze acquisite, notoriamente riconosciuto come uno dei punti critici del contesto italiano.

La collaborazione tra Regione Puglia e i diversi partner scientifici (Università degli Studi di Bari, in particolare Dipartimenti di Chimica, di Farmacia e Scienza del Farmaco e di Fisica e Università degli studi di Brescia, Dipartimento di Ingegneria dell’informazione) consentirà alla nostra regione di ospitare le successive fasi scientifiche per lo sviluppo dei quattro brevetti già depositati. La cabina di regia regionale prevede la partecipazione del Dipartimento dello Sviluppo Economico e del Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere Animale.

La sottoscrizione dell’intesa precede la missione regionale a Vienna dal 17 al 19 maggio, che si inscrive nella rimodulazione degli ambiti di azione delle iniziative di internazionalizzazione della Puglia.

La delegazione in visita a Vienna ha come obiettivo la promozione della Regione Puglia come partner delle due Università nelle attività di trasferimento tecnologico che seguono l’ideazione e lo sviluppo tecnologico effettuato da UniBa e UniBs, sia in riferimento alla fase dei trial clinici che per la successiva industrializzazione del dispositivo. In quei giorni, infatti, Vienna ospiterà diversi esponenti della comunità scientifica internazionale in occasione delle celebrazioni per l’assegnazione della Wilhelm Exner Medal e tra i premiati c’è proprio la pugliese Luisa Torsi, ordinaria di chimica all’Università degli studi di Bari Aldo Moro,  in ragione degli studi sul progetto “Single Molecule digital assay” dal quale prende vita il Centro regionale. La professoressa Torsi inoltre è stata recentemente destinataria di due nomine di altissimo livello: la prima la vede componente del Consiglio Scientifico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nominata direttamente dalla Presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza. Il Consiglio Scientifico la ha anche eletta Vice Presidente. La seconda invece riguarda la partecipazione della professoressa al tavolo tecnico per l’elaborazione della Strategia italiana in materia di ricerca fondamentale, direttamente nominata dalla ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, con l’obiettivo strategico di assicurare un proficuo apporto al processo di innovazione e di sviluppo come definito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con specifico riferimento ai tratti fisionomici e definitori della ricerca fondamentale, anche in confronto al contesto europeo e internazionale. La sua attività a livello nazionale ed internazionale si pone, quindi, come un riferimento estremamente prezioso per la comunità scientifica pugliese e per le possibili ricadute della ricerca in relazione alla qualità del servizio sanitario regionale ed allo sviluppo del territorio in generale.

La missione si configura altresì come momento di impulso ed intensificazione degli scambi commerciali tra la Puglia e l’Austria nonché come occasione di confronto istituzionale. Di seguito gli appuntamenti di maggior rilievo: incontro istituzionale presso l’ambasciata italiana a Vienna; incontro con il governo regionale della Lower Austria per affrontare profili di possibile cooperazione in materia di turismo,  ricerca, innovazione e sviluppo economico; visita all’Austrian Institute of Technology (AIT), il più grande istituto pubblico di ricerca e tecnologia austriaco; visita agli impianti della Wien Energy, all’avanguardia in materia di sostenibilità ambientale ed urbanistica.

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