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Salute San Giovanni Rotondo

Partorisce due gemelle e dona 16 litri di latte materno ai bimbi in terapia intensiva

La storia della neo-mamma, ginecologa dell'ospedale di Casa Sollievo, diventa esempio di buone pratiche nella Giornata Mondiale per la Donazione del Latte Umano, che si celebra oggi, 19 maggio

Partorisce due gemelle, riesce ad alimentarle con il suo latte anche durante il ricovero in terapia intensiva e dona il surplus prodotto alla ‘Banca del latte umano’ di Casa Sollievo della Sofferenza. La donatrice è Antonia, mamma delle gemelline Anna e Maria, nate alla 32° settimana di gestazione, all’ospedale di San Pio.

La sua storia è stata raccontata in occasione della Giornata Mondiale per la Donazione del Latte Umano, che si celebra oggi, 19 maggio, con lo scopo di sensibilizzare le neo mamme all’importanza di un gesto semplice e generoso che può aiutare tanti neonati prematuri. Il latte materno è l’alimento ideale per i neonati soprattutto per i più fragili, poiché fornisce sostanze nutritive e fattori bioattivi indispensabili al bambino. Riduce, infatti, l’incidenza di una serie di condizioni patologiche legate alla prematurità che possono compromettere la crescita, lo sviluppo e la sopravvivenza dei neonati che nascono prima.

Nel 2021 a causa della pandemia, c’è stato un calo di circa il 12% del latte donato: lo ha reso noto la Società Italiana di Neonatologia e l’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato. Nel periodo più duro segnato dal Covid, la Banca del Latte Umano Donato (Blud) 'Allattiamolavita' di Casa Sollievo della Sofferenza ha riportato un incremento del 3% rispetto agli anni passati (in controtendenza con il resto d’Italia e del mondo). Al tempo stesso nel 2021 ha registrato sì una fisiologica diminuzione del latte donato, ma un aumento notevole delle donatrici rispetto all’anno precedente.

"E' un dono, non bisogna sprecarlo"

Tra le tantissime mamme generose che ogni anno aiutano i piccoli guerrieri a crescere nelle prime settimane della loro fragile vita in Terapia Intensiva Neonatale (Tin) c’è Antonia, mamma di Anna e di Maria, gemelline nate lo scorso 27 novembre in Casa Sollievo della Sofferenza. “Le mie bambine sono nate alla 32a settimana e a causa della loro nascita prematura era impossibile poterle alimentarle al seno” racconta Antonia, che oltre ad essere una virtuosa mamma è anche ginecologa nell’ospedale di San Pio, dal 2020. “Quando feci la prima ecografia e scoprii di aspettare dei gemelli ebbi molta paura – confessa – da ginecologa temevo il parto pretermine, di non poterle allattarle al seno e quando sono nate otto settimane in anticipo la paura è aumentata. Quando nascono i bambini prematuri – continua – la più grande sofferenza per un genitore è vederli fragili e distanti: essere sola in camera con le piccoline in terapia intensiva era davvero dura”.

Grazie al supporto delle ostetriche e dei neonatologi, suoi medici, colleghi e amici, fin dal primo giorno ha stimolato la montata lattea tentando di mantenere costante la lattazione. “Per tutti i 25 giorni di TIN – prosegue Antonia – sia Anna che Maria mangiavano una quantità di latte inferiore a quella da me prodotta per cui ho acconsentito a far congelare l’inutilizzato e deciso di donarlo alla Banca del Latte”. Tornata a casa con le sue bambine, Antonia non ha mai smesso di allattarle al seno riuscendo a produrre una quantità sufficiente non solo per le gemelle, ma anche per la donazione: “Anche per il mio primo figlio, Michele, ho provato a donare il latte, ma non ci sono riuscita per cui la gioia che tuttora provo è inspiegabile. Inoltre, ad oggi posso dire che le bambine stanno crescendo solo ed esclusivamente grazie al mio latte e questo lo vedo come un miracolo”.

Nel complesso, Antonia  è riuscita a donare ad 'Allattiamolavita' oltre 16 liti di latte materno. Donare il latte è più semplice di quanto si possa pensare: “Le donne ricevono il kit necessario per il tiraggio e la conservazione del latte in congelatore – chiarisce Pasqua Quitadamo, neonatologa e responsabile della Banca del Latte Umano Donato (BLUD) di Casa Sollievo, che dal mese di marzo è entrata a far parte del comitato tecnico scientifico dell’Associazione Nazionale delle Banche del Latte –  e dopo averne raccolta una certa quantità avvisano l’equipe della BLUD e un autista parte per ritirare il prezioso prodotto a domicilio”. È importante sapere che la quota donata non viene tolta al proprio bambino, ma è latte in più che andrebbe sprecato e che invece se raccolto permette di salvare altre piccole vite.

“Da medico affermo che l’allattamento al seno è fondamentale – conclude Antonia – anche se spesso noi mamme lo vediamo come un sacrificio, ma è davvero un grande dono che possiamo fare ai nostri figli e io personalmente sono grata di essere riuscita ad allattare tutti i miei figli e al tempo stesso aver donato il mio latte per tanti altri bambini”.

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