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Salute

Malattie reumatologiche: nuova terapia orale per le spondiloartriti può favorire il ritorno a una vita normale

L’appello degli esperti: "Non sottovalutare il mal di schiena di natura infiammatoria"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Nella regione Puglia sono circa 39.000 le persone colpite da spondiloartriti, un gruppo di malattie reumatologiche caratterizzate da infiammazione e forti dolori alla colonna vertebrale o alle articolazioni di mani, piedi, ginocchia ecc. Si tratta di malattie infiammatorie croniche immuno-mediate - tra cui spondilite anchilosante e artrite psoriasica - che interessano principalmente gli adulti nel pieno della loro vita sociale e professionale, ma nonostante questi numeri il ritardo diagnostico è ancora troppo alto. Gli esperti Reumatologi lanciano un appello: “Le spondiloartriti possono avere conseguenze anche molto gravi, per cui è importante imparare a riconoscerle subito. In caso di dolore lombare o alle articolazioni, tipicamente di tipo infiammatorio, che si manifesta prima dei 40 anni, con durata di diversi mesi, occorre rivolgersi al medico e non tentare soluzioni fai da te". Come conferma Florenzo Iannone, Professore Ordinario di Reumatologia, Direttore Uoc di Reumatologia, Aou Policlinico di Bari: “I sintomi della spondilite anchilosante e dell’artrite psoriasica possono trarre in inganno ed essere confusi, ad esempio, con un banale mal di schiena, oppure in molti casi si associano a una comune malattia cutanea come la psoriasi. Il rapido raggiungimento della diagnosi ed il tempestivo avvio alle cure, rappresentano un vantaggio significativo per il benessere del paziente, visto la disponibilità di cure efficaci che permettono il ritorno a una vita normale".

Dopo l’approvazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), è ora disponibile in Puglia una terapia innovativa sia per la spondilite anchilosante che per l’artrite psoriasica che si somministra una volta al giorno per via orale. “Oggi i medici hanno a disposizione terapie efficaci, come upadacitinib appena approvato dall’Aifa e già disponibile nel nostro centro, capaci di indurre la remissione in una elevata percentuale di casi", dichiara Francesco Paolo Cantatore, Professore Ordinario di Reumatologia dell’Università di Foggia: “Con il termine ‘remissione’ si intende una condizione di malattia inattiva, assenza di dolore ed arresto della progressione del danno articolare. Questi obiettivi sono raggiungibili a patto che le terapie vengano iniziate tempestivamente, per cui è determinante la diagnosi precoce e il rivolgersi tempestivamente allo specialista reumatologo". Le Spondiloartriti – che colpiscono circa 600mila persone in Italia - possono causare dolore intenso, mobilità limitata e danni strutturali a lungo termine in una popolazione relativamente giovane, ancora nel pieno della propria vita sociale e produttiva, in quanto il picco d’esordio è tra i 25 e i 40 anni. Successivamente ad un corretto inquadramento diagnostico il paziente sarà avviato il più precocemente possibile alla terapia.

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