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Salute

A Foggia si potrà cambiare sesso: attivato il percorso diagnostico-terapeutico per la disforia di genere

Il percorso è coordinato dal professor Antonello Bellomo, direttore dell'Unità operativa di Psichiatria universitaria

Un approccio medico, psicologico e chirurgico alla disforia di genere. Nasce al Policlinico di Foggia un percorso diagnostico terapeutico, che va dalla prima visita alla riassegnazione chirurgica del sesso e al follow-up postoperatorio, ma si occupa anche del trattamento di chi scelga di non sottoporsi all'intervento.

Il percorso è coordinato dal professor Antonello Bellomo, direttore dell'Unità operativa di Psichiatria universitaria, e coinvolge il personale sanitario delle strutture di Psichiatria universitaria (dirigente psichiatra Alessandra Zendoli); Neuropsichiatria Infantile (direttore Anna Nunzio Polito); Endocrinologia universitaria (direttore professoressa Olga Lamacchia); Urologia universitaria (direttore professor Giuseppe Carrieri); Andrologia e Chirurgia ricostruttiva dei genitali esterni (direttore responsabile professor Carlo Bettocchi).

Spiega Bellomo: "I disagi relativi all’identità di genere costituiscono una tematica sanitaria complessa, sia nella fase diagnostica e terapeutica che in quella assistenziale. Il transgenderismo e la proteiforme fenomenologia della non conformità di genere rappresentano condizioni che richiedono specifiche conoscenze, ancor più nel caso della disforia di genere, definita come marcata incongruenza tra il genere percepito e il genere assegnato alla nascita in base ai genitali esterni. Questa situazione genera grande sofferenza psichica e va affrontata in centri altamente qualificati con interventi che coniughino diversi ambiti di competenza professionale".

Il Direttore Generale del Policlinico Foggia, Giuseppe Pasqualone, sottolinea che "il percorso vuole ridurre la mobilità passiva, rispondendo alla crescente domanda assistenziale, a livello regionale ed extraregionale. Il servizio riguarda sia le persone direttamente coinvolte nelle problematiche legate all’identità di genere che i loro familiari. L'obiettivo è anche quello di migliorare la comunicazione nei confronti dei cittadini su ruolo e identità di genere, in modo da favorire un atteggiamento consapevole nei diversi contesti di vita".

La crescente domanda assistenziale a livello regionale ed extra-regionale, di conseguenza la necessità di ridurre la mobilità passiva, oltre a quella di sviluppare ulteriormente l’attività svolta dall’unità operativa di Psichiatria dell’azienda ospedaliero-universitaria del Policlinico di Foggia, ha spinto la direzione generale ad istituire il servizio dedicato alla diagnosi e trattamento della Disforia di Genere, mediante un approccio multispecialistico che comprenda il trattamento psicologico, medico e chirurgico delle persone con quel disagio, garantendo la reale presa in carico dell’utenza attraverso i vari setting assistenziali - ricovero, day-hospital/day-surgery, day serivce, specialistica ambulatoriale - nonché l’erogazione dell’intervento chirurgico.

Congiuntamente ad altre unità operative aziendali, l’unità operativa complessa Psichiatria Universitaria, ha elaborato un percorso diagnostico terapeutico che attraverso un approccio multidisciplinare, assiste le persone con disforia di genere dal momento della diagnosi all’intervento di riassegnazione chirurgica del sesso ed al follow-up postoperatorio, nonché il trattamento di coloro i quali scelgano di non sottoporsi a intervento.

Questi gli obiettivi: sostenere le situazioni di disagio incontrate dalle persone direttamente o indirettamente coinvolte nelle problematiche riguardanti l’identità di genere, rispondendo sia alle esigenze dei singoli, che delle famiglie; migliorare la qualità e la sicurezza delle risposte del Ssr alle problematiche connesse all’identità di genere attraverso un’efficace collaborazione ed un costante confronto tecnico professionale tra i diversi servizi coinvolti; migliorare la comunicazione nei confronti della popolazione su ruolo ed identità di genere, in modo da favorire un atteggiamento consapevole nei diversi contesti di vita;  individuare l’intero percorso assistenziale, con il supporto di tutte le unità operative coinvolte, fino all’intervento chirurgico, precisando inoltre che tutte le strutture direttamente impegnate nel percorso, sia in ambito medico che chirurgico, operano in stretta sinergia; garantire le prestazioni sanitarie nei vari setting assistenziali: specialistica ambulatoriale, day-service, day- hospital/day- surgery, ricovero.

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