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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Hiv-Aids, mancati test per paura dell'esito e diagnosi tardive: uomini tra i 30-39 anni i più colpiti

Nell’ultimo anno, la principale modalità di trasmissione è risultata quella tra eterosessuali maschi (46,4%), seguita dagli Mms (23,8%). In Puglia, così come in Italia, persiste il problema delle diagnosi tardive

I dati ufficiali sulle diagnosi di Hiv in Puglia nel 2021 e i numeri, ancora parziali, del 2022 e dei primi mesi del 2023, rilevano un leggero ma non significativo incremento. Un trend comprensibile dopo la flessione del 2020, quando i primi lockdown hanno impedito le relazioni e ridotto il numero dei test.

I dati del 2021 risentono ancora delle misure anti-Covid, ma rispecchiano anche l’effetto dei progressi scientifici. Questi dati saranno analizzati nell’ambito della 15a edizione del Congresso Icar - Italian Conference on Aids and Antiviral Research, punto di riferimento per la comunità scientifica in tema di Hiv-Aids, Epatiti, Infezioni Sessualmente Trasmissibili e virali.

Si riduce l'incidenza dell'Hiv in Puglia

Dall’avvio della sorveglianza nel 2009, i tassi di incidenza dell’Hiv in Puglia si sono collocati sempre al di sotto dei valori medi nazionali.

Secondo i dati dell’Osservatorio Epidemiologico della Regione, nel 2021, l’incidenza delle nuove diagnosi in Puglia è di 2,1 casi per 100mila residenti (93 nuove diagnosi/infezioni totali), valore in calo rispetto agli anni precedenti. Il 31,2% dei casi è stato segnalato dal Policlinico di Bari (n=29), il 16,1% dal centro di Taranto (n=15) e il 14,0% dal centro di Foggia (n=13), mentre nessuna nuova diagnosi/infezione da Hiv è stata segnalata dal centro di Bari-Giovanni XXIII.

In particolare, nelle province di Bari, Bat e Taranto, nel 2021, è stato registrato un lieve aumento dell’incidenza delle nuove diagnosi/infezioni da Hiv rispetto al 2020. Tuttavia, i tassi di incidenza rimangono significativamente più bassi rispetto agli anni pre-pandemia.

L'Hiv in Puglia nel 2021

Gli uomini e la fascia 30-39 i più colpiti. Trasmissioni soprattutto in rapporti etero. Nel 2021 l’incidenza più alta è stata riscontrata nella fascia d’età 30-39 anni (5,6 casi per 100mila abitanti). Inoltre, l’incidenza nei maschi è risultata circa tre volte maggiore rispetto alle femmine, mentre nel 2020 l’incidenza nei maschi risultava quasi dieci volte superiore rispetto alle femmine. Nell’ultimo anno, la principale modalità di trasmissione è risultata quella tra eterosessuali maschi (46,4%), seguita dagli Mms (23,8%): questo dato ha invertito il trend rispetto agli anni precedenti.

In Puglia, così come in Italia, persiste il problema delle diagnosi tardive. Nel 2021, in Puglia, il 61,9% dei casi erano Late Presenter e il 45,2% già in una fase avanzata dell’infezione o in Aids, con un aumento rispetto all’anno precedente (rispettivamente 56,0% Lp e 44,0% Ahdp/Aids nel 2020). “I dati 2020 sono condizionati dalla riduzione dei test e dal minor numero di occasioni di contagio" sottolinea il prof. Sergio Lo Caputo. "Tuttavia, con i dati 2021 e con le prime informazioni sul 2022, nonostante un inevitabile incremento, si conferma un trend in discesa rispetto agli anni prepandemici. La corretta assunzione della terapia antiretrovirale rende il virus non più rilevabile nel sangue: l’Hiv rimane un’infezione cronica ma il virus non è trasmissibile, come sintetizza l’evidenza scientifica U=U, Undetectable=Untransmittable. Tuttavia, in Puglia come nel resto d’Italia, molte diagnosi sono tardive: serve pertanto sensibilizzazione della cittadinanza e una maggiore diffusione dei test”.

Difficoltà della community in Puglia

“Le associazioni della Community dei pazienti hanno realizzato diverse iniziative in questi ultimi anni per favorire consapevolezza e importanza dei test, ma restano pregiudizi socioculturali e risorse limitate" spiega Michele Formisano - "Molte persone non vogliono sottoporsi al test, chi per paura dell’esito, chi per non essere associato a un mondo promiscuo, nonostante il test sia la forma di prevenzione più semplice ed efficace per se stessi e per gli altri e benché chiunque sia esposto al contagio. Nonostante queste difficoltà, nell’ultimo mese, i volontari di Nps Puglia hanno avviato a Brindisi un check-point di prevenzione itinerante, nel quale è stato possibile effettuare gratuitamente un autotest Hiv, trovare preservativi e materiale informativo. Abbiamo anche provveduto alla consegna di farmaci contro l’Hiv e di test rapidi a Taranto e provincia, oltre a proporre i test all’uscita di alcuni locali”.

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