rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute San Giovanni Rotondo

L'on. Gatta porta la crisi di 'Casa Sollievo' all'attenzione del ministro della Salute

L'interrogazione presentata dall'on. Giandiego Gatta e dai colleghi Petrarca e Rubano al ministro della Salute Schillaci

La grave crisi finanziaria dell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo finisce sul tavolo del Ministero della Salute attraverso una interrogazione del deputato della Repubblica di Manfredonia, Giandiego Gatta, presentata insieme ai colleghi Petrarca e Rubano, al ministro Schillaci.

L'onorevole evidenzia "la scarsa assegnazione di finanziamenti" aggiungendo che "potrebbe avere effetti nefasti" e che gli interventi per raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2024 e un primo utile nell'anno successivo, indicati nel piano strategico approvato dal CdA e presentato nei giorni scorsi dal direttore generale Gino Gumirato, "porterebbero a una notevole riduzione di posti letto, al mancato finanziamento della cardiochirurgia, ai rischi sul rinnovo dei contratti a tempo determinato oltre che alla mancata applicazione del nuovo contratto della sanità pubblica per il personale in servizio". 

In merito alla cardiochirurgia e al potenziamento di quella del Policlinico Riuniti di Foggia, il direttore generale si era espresso in questi termini. "Riteniamo che nel periodo 2023-25 non ci sarà da parte nostra nessuna difficoltà nel mantenere gli attuali livelli della cardiochirurgia rispetto a un potenziale aumento di Foggia. Noi continueremo a farla come prima, al massimo che possiamo, con le competenze che abbiamo".  

In quella stessa sede Gumirato aveva sottolineato che dal mese di aprile applicherà interamente il contratto collettivo e che nessuno sarebbe stato licenziato.  Per l'on. Gatta "la situazione appare particolarmente confusa e mancano precise indicazioni anche sulle prospettive occupazionali" .

E ancora, sottolinea l'avvocato sipontino, "queste previsioni, ancorché giustificate da vincoli finanziari e di bilancio, determineranno comunque una riduzione del personale a causa dei pensionamenti previsti per i prossimi anni: si parla di circa 500 unità che non verranno compensate da nuove assunzioni".

Sulla questione, Gino Gumirato aveva parlato di un piano combinato tra chi andrà in pensione e chi verrà nuovamente assunto: "Questo significa che avremo linfa nuova, persone giovani, sicuramente molto motivate, che daranno un contributo notevole di innovazione, forza e freschezza all'ospedale".

La vera grana per l'ospedale fortemente voluto da San Pio da Pietrelcina e inaugurato nel 1956, è quella degli arretrati sugli adeguamenti contrattuali del triennio 2020-21-22, rispetto ai quali lavoratori e sindacati non sarebbero disposti ad alcuna trattativa. Non escludono il ricorso al decreto ingiuntivo.

L'azzurro parlamentare della Repubblica, rimarca i taglio dei posti letto rispetto agli attuali 867. "È evidente che sia urgente un intervento determinato del governo, per quanto di sua competenza (e sarebbe il caso che anche la Regione desse risposte sul punto), non solo per dare certezze sul fronte occupazionale, ma soprattutto per non compromettere il servizio sanitario erogato ai cittadini. Pertanto, ho chiesto al Ministro, unitamente ai colleghi, cosa intenda fare per dare delle risposte al Gargano e a tutta la Capitanata (ma non solo!), mettendo in sicurezza il futuro di un fiore all’occhiello della sanità regionale come l’ospedale di Padre Pio”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'on. Gatta porta la crisi di 'Casa Sollievo' all'attenzione del ministro della Salute

FoggiaToday è in caricamento