Covid, variante Omicron prevalente: in Puglia è presente nel 92% dei casi
Secondo l’ultimo report dell’Iss, i casi legati alla variante scoperta in Sudafrica si attestano oltre l’80%. La valutazione ha preso in considerazione i campioni notificati il 3 gennaio da analizzare tramite sequenziamento genomico. In Puglia su 68 casi di variante Omicron su 74 sequenziati
La variante Omicron si appresta a soppiantare quella Delta. D’altronde, la sua maggiore capacità infettiva è la causa dell’aumento vigoroso di casi che si sta verificando da alcune settimane in Italia.
Secondo l’ultimo report dell’Iss, i casi legati alla variante scoperta in Sudafrica si attestano oltre l’80%. Il dato fa riferimento alla indagine rapida coordinata dall’Istituto superiore di sanità con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con il Ministero della Salute, le Regioni e le Ppaa (Provincie Autonome). L'obiettivo di questa indagine è di identificare, tra i campioni con risultato positivo per Sars-CoV-2 nei test Rt-Pcr, possibili casi di infezione riconducibili a queste varianti.
La valutazione ha preso in considerazione i campioni notificati il 3 gennaio da analizzare tramite sequenziamento genomico.
Nell’analisi dei casi, sono state considerate quattro macroaree: Nord-Ovest (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia), Nord-Est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia).
Da 20955 casi confermati con il tampone molecolare, sono stati sequenziati 2632 campioni. Tra le 2571 sequenze ottenute per l’analisi sono stati individuati 512 casi riconducibili alla variante Delta e 2058 alla variante Omicron.
Le stime di prevalenza a livello nazionale, ottenute come la media delle prevalenze nelle diverse Regioni/PPAA pesate per il numero di casi regionali notificati il 3 gennaio 2022, evidenziano una presenza della variante Delta nel 19,22% (range 0.0% - 66.7%), e della Omicron nell’80,75% dei casi (range 33.3% - 100%).
A livello regionale, la diffusione delle due varianti è piuttosto eterogenea. Si va dal 100% di Omicron riscontrato in Basilicata (11 i casi sequenziati) al 54,2% (su 24 casi sequenziati) nella provincia di Bolzano.
74 sono i casi sequenziati in Puglia, dai quali è emersa l’ampia diffusione della nuova variante. Ben 68 (il 91,9%) i casi di Omicron a fronte dei soli 8 di Delta.
“In relazione alla più alta trasmissibilità della variante omicron – si legge nelle conclusioni del Report – anche nel nostro Paese si osserva, dai dati di questa indagine e relativa ai casi del 3 gennaio 2022, una prevalenza superiore all’80%, se pur con una certa variabilità tra le Regioni/PPAA. Nell’indagine precedente, e relativa ai casi del 20 di dicembre 2021, la prevalenza era stata stimata pari al 21%. Questi risultati, per quanto non privi di limiti e bias (distorsioni, ndr), mostrano una rapida diffusione della variante omicron, in linea con quanto già descritto recentemente in altri Paesi Europei 4. Inoltre, non bisogna trascurare il fatto che la variante delta co-circola nel Paese, sia pure con una prevalenza che sta diminuendo progressivamente nel tempo, che suggerisce uno svantaggio competitivo nei confronti di omicron”.