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Covid: nel Foggiano la seconda incidenza più alta ma curva in discesa in Puglia

Soltanto Lecce fa registrare un numero più alto di casi ogni 100mila abitanti. Tuttavia, si può osservare come in poco più di venti giorni i casi in Puglia siano diminuiti del 37,6%

Anche i dati dell’ultimo monitoraggio della cabina di regia confermano il rallentamento della variante Omicron. La flessione della curva è confermata dalla diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionale, passata dai 1362 casi registrati nel periodo 28 gennaio-3 febbraio ai 962 rilevati nella settimana 4-10 febbraio.

È ormai stabile sotto la soglia epidemica anche l’rt medio calcolato sui casi sintomatici, pari a 0,89. Andamento identico si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero, sceso a 0,86.

Il dato nazionale segnala anche una diminuzione dei ricoveri, con il tasso di occupazione in terapia intensiva che è pari al 13,4% e quello di area medica al 26,5%.

Solo quattro regioni sono classificate a rischio alto, ma solo “a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati”. Una regione è a rischio moderato, mentre le restanti 16 regioni/province autonome è a rischio basso. Tra queste, due sono ad alta probabilità di progressione a rischio moderato.

Si segnalano, infine, 11 regioni/province autonome con una allerta di resilienza, e una regione/pa con molteplici allerte.

In calo anche i nuovi casi non associate a catene di trasmissione, nonché la percentuale di nuovi positivi rilevati mediante la comparsa dei sintomi.

Seppur più lentamente rispetto al dato nazionale, anche la Puglia ha ormai superato il picco e iniziato la discesa. Un leggero ritardo fisiologico dal momento che la quarta ondata nel ‘tacco dello stivale’ è iniziata qualche settimana dopo rispetto alle altre regioni. Tuttavia, si può osservare come in poco più di venti giorni i casi in Puglia siano diminuiti del 37,6%. Rispetto al monitoraggio del 14-20 gennaio (quando si registrò il picco assoluto di 64691 casi) si sono registrati oltre 24mila nuovi positivi in meno. L’incidenza resta alta (1027 casi per 100mila abitanti), ma in evidente calo rispetto ai 1647,4 rilevati il 20 gennaio.

A livello provinciale, la situazione più problematica si registra nella provincia di Lecce, dove l’incidenza resta superiore ai 1300 casi per 100mila abitanti. La provincia salentina è inoltre l’unica delle sei nella quale, rispetto alla settimana precedente, il numero di casi è aumentato. Segue Foggia con 1046,2 casi. Bat e Taranto sono le uniche due province con una incidenza inferiore ai 900 casi. 

Più instabile, invece, il dato dei ricoveri: rispetto al precedente monitoraggio, in Puglia è salito il numero dei posti letto occupati (748 vs 683 in area medica e 68 vs 60 in terapia intensiva), seppur entrambi i tassi di occupazione rientrino nella soglia della zona gialla. 

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