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Covid-19, il Governo prolunga lo stato di emergenza. Lopalco: "Urgente prepararsi a una possibile seconda ondata"

Il governo prolunga lo stato d'emergenza sanitaria da Covid-19 Coronavirus fino al 31 ottobre. Il commento di Pierluigi Lopalco all'Adnkronos: "Per possibile seconda ondata servono investimenti importanti"

"Abbiamo l'urgenza di prepararci alla possibile seconda ondata e fare un po' di più per prepararci ad un aumento dei casi". Così oggi 29 luglio Pierluigi Lopalco all'Adnkronos.

L'epidemiologo responsabile della task force sull'emergenza sanitaria in Puglia, alza il livello di attenzione ritenendo che andrebbe moltiplicato il numero degli investigatori del Covid e rafforzate le risorse in laboratorio. Per il professore universitario di Pisa sarebbe auspicabile che ci fossero linee guida comuni e precise "su come operare l'isolamento, per quanto tempo, su come tracciare i contatti" spiega all'agenzia di stampa.

"Sarebbe urgente accelerare e avere linee comuni a cui attenersi, bisognerebbe fare rapidamente una verifica in tutte le regioni per capire quanto sono preparate nel caso di una seconda ondata" ribadisce Lopalco, che derubrica la proroga dello stato di emergenza a una questione politica e non sanitaria. "Per quanto riguarda la sanità, infatti, non siamo più in emergenza ma in una situazione quasi ordinaria".

L'epidemiologo pugliesi si dice preoccupato rispetto a quanto sta accadento in Spagna, Germania e Balcani: "Sono situazioni che devono ricordarci che il virus non è sparito con il caldo e dobbiamo mantenere alta la guardia"

Sempre sul prolungamento dello stato di emergenza deciso dal Governo fino al 15 ottobre, all'Adnkronos Salute, Pierluigi Lopalco spiega che è un tema che non lo appassione, "ammetto di non avere tutti gli elementi per giudicare cosa signific per il Governo questa proroga"

Secondo l'epidemiologo "è evidente che questa misura permette all'Esecutivo di mettere in atto misure in modo veloce. E in caso di una ripresa epidemica di intervenire rapidamente. Credo, inoltre, che siano state fatte le valutazioni del caso e che la decisione non sia stata presa a cuor leggero. Ma dal punto di vista sanitario non siamo in una situazione di emergenza" ribadisce.

Il virus, in ogni caso, "circola ma spero che riusciremo a gestirlo in una condizione di normalità, ma servono investimenti importanti, altrimenti ci troveremo di fronte ad una seconda ondata con una nuova emergenza sanitaria".

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