Pochi dissidenti contro il Covid: non si è vaccinato lo 0,2% di medici e operatori sanitari, fioccano i ricorsi contro l'obbligo vaccinale
Lo scenario presentato da Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, ad AdnKronos Salute. Tra i non-vaccinati, anche professionisti pugliesi
Lo 0,2% di medici e operatori sanitari non si è vaccinato contro il Covid. Pochi i dissidenti, ma fioccano i ricorsi contro l'obbligo vaccinale. E' questo lo scenario presentato da Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, ad AdnKronos Salute. Tra i non-vaccinati, anche professionisti pugliesi.
A preoccupare, in questa fase, è la mole dei ricorsi che si stanno presentando contro l'obbligo del vaccino anti-Covid. "E' una cosa che tutti ci aspettavamo", spiega Anelli all'agenzia di stampa. "Stando ai dati della Presidenza del Consiglio, sono 45mila gli operatori sanitari che hanno presentato un ricorso su un totale di 2 milioni, e dentro questo numero c'è di tutto: non solo le professioni sanitarie, ma anche, ad esempio, gli operatori socio-sanitari. I medici ad aver fatto ricorso sono davvero pochi", precisa. "Abbiamo singoli casi in Lombardia, Liguria, Puglia, ad esempio".
L'obbligo della vaccinazione, per la categoria professionale, scadrà il 31 dicembre (salvo nuovi rinnovi). "Non c'è nessun pregiudizio verso queste persone - puntualizza - E' giusto rispettare le sensibilità individuali garantite anche dalla Costituzione, ma qui siamo nell'ambito di un requisito per esercitare la professione del medico, come ha stabilito anche la Cassazione. E infatti il dettame costituzionale è rispettato dalla norma che obbliga al vaccino anti-Covid: chi lavora a stretto contatto con i pazienti deve vaccinarsi per la loro sicurezza e per quella personale, altrimenti non ci lavora", conclude.