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"Il Policlinico è un presidio sicuro". Sindaco medico difende il Riuniti: "Lavoro qui da 30 anni. E' facile sparare nel mucchio"

L'intervento di Rocco Di Brina: "Con dati certi e testimonianze dirette, posso affermare che tutta la fase dell'emergenza legata al Covid-19 è stata gestita bene. Recarsi in ospedale per curare le proprie malattie è possibile"

"Gli Ospedali Riuniti di Foggia sono un sicuro presidio per la salute e la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari. Lo affermo con convinzione e con l'intento di offrire un punto di vista diverso da quello di organizzazioni sindacali e associazioni quotidianamente impegnate a rimarcare solo e soltanto il problema episodico".

Così Rocco Di Brina, medico in servizio al Policlinico e sindaco di Carpino: "Troppo facile sparare nel mucchio quando si osserva, a distanza, una circostanza emergenziale come quella che stiamo vivendo; troppo facile mettere all'indice qualcuno e farlo passare come il responsabile di tutti i disservizi, inevitabili o evitabili che siano. Lavoro nel policlinico di Foggia da circa 30 anni, conosco bene un bel pezzo di storia dell'ospedale e oggi, a ragion veduta e con dati certi e testimonianze dirette, posso affermare che tutta la fase dell'emergenza legata al covid-19 è stata gestita bene dal direttore generale Vitangelo Dattoli e dal suo staff".

"Al loro infaticabile impegno si devono la miriade d'interventi strutturali, organizzativi e gestionali che hanno permesso di reggere bene l'urto del violento impatto dell'epidemia. Nuovi spazi per la rianimazione e i reparti Covid-19, zona grigia, percorsi dedicati, trasferimenti di reparti, controllo della temperatura agli accessi in ospedale, chiusura di tutti i varchi, tamponi ai pazienti che entrano in sala operatoria. Sono solo alcuni dei provvedimenti che fino ad oggi hanno consentito ai Riuniti di Foggia di continuare ad erogare assistenza per le patologie urgenti ed oncologiche e nel contempo occuparsi dei malati Covid-19", continua.

"Nulla, però, può impedire che in un ospedale, un qualunque ospedale di una qualunque zona d'Italia, si riscontrino positività, sia tra il personale sia tra i degenti, perché è proprio l'ospedale uno dei luoghi in cui più facile è il contagio. Da medico proprio non comprendo lo stupore di fronte al tampone positivo di un malato o di un operatore sanitario, a maggior ragione se si considera la sfortuna di avere due tamponi negativi che si positivizzano. Da medico non trovo giustificato lanciare l'allarme sulla disorganizzazione all'interno degli Ospedali Riuniti. Al contrario di qualcuno, sento di dover ringraziare il direttore generale Dattoli che, per inciso, è al nostro fianco giorno e notte, ha sempre assunto le responsabilità connesse al suo ruolo e ha dimostrato ottime capacità manageriali e di esperto in tema di igiene e salute pubblica".

"E sento di dover ringraziare il direttore amministrativo Ametta e il direttore sanitario Mezzadri per la preziosa collaborazione.  E sento di dover ringraziare e abbracciare tutti i colleghi medici, gli infermieri, gli operatori sanitari per l'instancabile opera che tutti i giorni affrontano con competenza e spirito di sacrificio. Ai cittadini che hanno bisogno di cure vorrei far giungere un messaggio di tranquillità: recarsi in ospedale a Foggia per curare le proprie malattie è possibile e lo si può fare in condizioni di sicurezza. So quanto è difficile assumere decisioni in questo momento; affronto quest'incombenza quotidianamente anche nel mio ruolo di sindaco e comprendo benissimo anche la solitudine di chi ha il compito di decidere e scegliere per un'intera comunità. Ecco perché invito tutti noi dipendenti del policlinico a considerarlo come fosse casa nostra ed a prenderci cura dei pazienti come di noi stessi. Offriamo esempi positivi con i nostri comportamenti, educhiamo i cittadini al rispetto delle misure anticontagio, evitiamo allarmismi dannosi e con scrupolosa attenzione andiamo avanti. Insieme ce la faremo".

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