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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Chiccobirillo sta male e ha bisogno di cure (finora negate): i volontari foggiani si rivolgono al Prefetto: "Ne ha diritto"

Ospite di Canopolis dei Volontari della Protezione Animali di Foggia, Chiccobirillo è un cagnone di 52 chili affetto da leishmaniosi

I Volontari della Protezione Animali di Foggia chiederanno l'intervento del Prefetto di Foggia perché venga garantito il diritto di cura sancito per legge "ma negato" a Chiccobirillo, un cagnone di 52 chili affetto da leishmaniosi ("gravissima malattia infettiva trasmessa dalla puntura  del pappatacio, piccola zanzara particolarmente attiva nel nostro territorio").

Chiccobirillo e quelle cure negate

Recuperato randagio nel dicembre scorso, attualmente ospitato a Canopolis, nostra sede operativa. Chiccobirillo necessita con urgenza della prescritta terapia farmacologica, i cui costi non possono essere sostenuti dalla nostra associazione, che già si fa carico delle spese di accoglienza e alimentazione. 

Sono più di trenta giorni che Il Comune di Foggia gioca al tira e molla, pur essendo da tempo a conoscenza dello stato di salute dell'animale, comunicato da ben due veterinari libero professionisti, incaricati dal Comune stesso. Giorni passati senza che si sia mossa foglia,  a tutto rischio non solo della sua salute, ma anche degli altri cani presenti in struttura, quasi una trentina, anche questi mantenuti a titolo volontario e gratuito dalla nostra associazione.

Giova ricordare, come trasmesso da una nostra nota di ulteriore sollecito al sindaco e all'assessorato alle Politiche Sociali, che l'omissione della cura integra il reato di maltrattamento, così come sentenziato in innumerevoli giudizi di genere. Che nessuno suggerisca una colletta.

La cura dei randagi non può e non deve essere un atto compassionevole, ma un diritto a cui il Comune non può sottrarsi. Attendiamo l'azione del Prefetto, come ultima possibilità di garantire quanto previsto per legge.  

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