Chemioterapia: importante metodica di impianto realizzata al Lastaria, prestigiosa rivista scientifica pubblica ricerca
Importante lavoro pubblicato su prestigiosa rivista scientifica su una specifica metodica di impianto di device vascolare centrale per chemioterapia, realizzata presso l’Ambulatorio di Accessi Vascolari dell'ospedale Lastaria del policlinico Riuniti di Foggia
Pubblicato su “International Journal of Surgery Case Reports” un importante lavoro, primo caso nella letteratura scientifica, su un paziente affetto da neoplasia gastrica e con estese cicatrici cutanee da ustioni del collo-torace a cui è stato impiantato un Picc-Port (o Port Brachiale) per la somministrazione della chemioterapia.
Autori sono il dott. Domenico Merlicco, dirigente medico responsabile dell'ambulatorio Accessi Vascolari del presidio ospedaliero Lastaria di Lucera del policlinico Riuniti di Foggia, il dott. Massimo Lombardi, dirigente medico del Day Hospital di Oncologia del presidio ospedaliero di San Severo della Asl di Foggia e la dott.ssa Maria Carmela Fino, infermiera professionale dell’unità operativa di Oncologia medica del Lastaria.
In questa pubblicazione viene illustrata una particolare metodica di impianto di device vascolare centrale “totalmente impiantabile” al braccio per la somministrazione di chemioterapici, di nutrizione parenterale e di terapia del dolore, realizzata dal dott. domenico Merlicco presso l'ambulatorio di cui è responsabile, che ha già ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale ed è inserito nella Rete Picc Italiana, a disposizione di tutti i pazienti oncologici e non, portatori di cateteri venosi centrali, provenienti dalla nostra provincia e dalle regioni limitrofe o del centro-nord Italia.
“Questa tecnica chirurgica di impianto del Picc-Port è stata perfezionata negli ultimi tre anni, anche grazie alla presenza di un Picc-Port
Oltre a svolgere la propria attività verso i pazienti oncologici e cronici delle lungodegenze, l’ambulatorio degli Accessi Vascolari implementerà nei prossimi mesi l’attività di impianto di device vascolari anche in pazienti pediatrici affetti da patologie rare (fibrosi cistica e mucopolisaccaridosi), pazienti affetti da malattie neurologiche (neuropatie demelinizzanti croniche, miastenia gravis, malattia di Behchet) e malattie infiammatorie croniche intestinali, secondo un modello proattivo di assistenza in collegamento funzionale con le strutture ospedaliere ed il territorio.