Sos dalla Regione, i reparti Covid in Puglia cominciano a riempirsi: "Tenetevi pronti"
Alle direzioni generali delle Asl è stato chiesto di definire tutti gli aspetti organizzativi che consentano di attivare entro 48h e, comunque, in tempi brevi, compatibili con le esigenze assistenziali determinate dall’andamento epidemiologici della pandemia, tutti i posti letto previsti per le strutture pubbliche dalla deliberazione di Giunta regionale n. 827/2021
In Puglia il tasso di occupazione dei posti letto si attesta all'8% per quanto riguarda la terapia intensiva e al 15% per i reparti di area medica non critica. Il 19% dei ricoverati si trova in provincia di Foggia, il 35% in provincia di Bari, il 16% in provincia di Lecce, l'11% provincia di Taranto, il 10% in provincia di Brindisi e il 9% nella Bat
I positivi ricoverati al Policlinico Riuniti di Foggia sono 79, 29 in più rispetto alla scorsa settimana: nello specifico sono 49 le persone presenti in malattie infettive, 15 in pneumologia, quattro in chirurgia e due in ostetricia. Si segnalano nove presenze in rianimazione (i dettagli). Il responsabile delle Malattie Infettive, il dr Sergio Lo Caputo, aveva lanciato l'allarme, sostenendo che vi fossero dei casi di polmonite gravi come era accaduto durante la prima ondata (guarda il video).
Il 24 maggio 2021 la giunta regionale aveva approvato la rete ospedaliera Covid, deliberando i posti letto da attivare negli ospedali dedicati al trattamento dei pazienti Covid distinti per terapia intensiva, pneumologia, malattie infettive, area medica, terapia semintensiva (i posti letto di semintensiva, qualora si renda necessario secondo le esigenze assistenziali, possono essere trasformati in terapia Intensiva), posti letto tecnici obi ubicati presso i pronto soccorso, che in base all’andamento epidemiologico, possono essere trasformati in posti letto di area medica 'Medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza' o in terapia Intensiva, tenuto conto delle specifiche condizioni strutturali, organizzative e tecnologiche.
Con la deliberazione del 9 agosto 2021 era stato stabilito "di prendere atto dell’attuale rete ospedaliera Covid e di stabilire che, qualora dovesse determinarsi la recrudescenza della pandemia ed un conseguente incremento del numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva e nelle unità operative di area medica, le direzioni strategiche dovranno garantire la tempestiva e graduale riattivazione dei posti letto".
In questo momento l'incremento più significativo dei ricoveri Covid interessa l’area medica e non già la terapia tntensiva. Nel corso della riunione di monitoraggio, tenutasi ieri, è stato riscontrato un incremento dei ricoveri dei pazienti pediatrici e delle donne in gravidanza;
Per questi motivi, tenuto conto dell’attuale numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva, le direzioni strategiche dovranno garantire la centralizzazione dei pazienti secondo una organizzazione per area vasta (Lecce, Bari e Foggia). Qualora si dovesse determinare un incremento repentino dei ricoveri, in ciascuna azienda dovrà attivare, senza alcuna preventiva autorizzazione del dipartimento, tutti i posti letto programmati con la D.G.R. n. 827/2021;
Tenuto conto dell’andamento dei contagi, si è ritenuto indispensabile attivare tempestivamente, entro 48 ore, i posti letto di area medica dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce, dell'ospedale di Galatina, dell'ospedale Perrino di Brindisi, di Altamura, di Cerignola e di Ostuni L'atttivazione della strutture sanitarie per pazienti post covid (fase post-acuta, ma che necessitano di assistenza ospedaliera a bassa intensità), vale a dire gli ospedali di San Cesareo, Triggiano, Torremaggiore e militare di Taranto.
Pur confermando l’organizzazione della rete percorso nascita Stam-Sten, così come dettagliata all’art. 7 del regolamento regionale 22 novembre 2019, n. 23, considerata la specificità del percorso assistenziale, viene ribadito quanto stabilito con la deliberazione di Giunta regionale 79 del 18 gennaio 2021, di approvazione del 'Protocollo Operativo Covid per l’evento nascita'. Inoltre, si dispone che tutti gli ospedali individuati con il predetto provvedimento, quali strutture di riferimento con posti letto dedicati alle donne in gravidanza, positive al Covid, adeguino il numero dei posti letto dedicati, sulla base delle esigenze assistenziali e, dunque, anche in misura superiore rispetto a quanto espressamente previsto dalla citata deliberazione. posti letto pazienti pediatrici: deve essere garantito un modulo di 10 posti letto per pazienti pediatrici per provincia. Tale numero dovrà essere adeguato in base alle esigenze assistenziali, senza alcuna preventiva autorizzazione da parte dello scrivente dipartimento; posti letto pazienti psichiatrici: deve essere garantita la immediata disponibilità di posti letto e percorsi dedicati per i pazienti psichiatrici. Il numero dovrà essere adeguato in base alle esigenze assistenziali, senza alcuna preventiva autorizzazione del dipartimento; posti letto chirurgici/medici per pazienti positivi asintomatici e ricoverati per altre patologie: le direzioni strategiche devono riservare posti letto chirurgici o di area medica, da dedicare a pazienti positivi al Covid (asintomatici) e ricoverati per altre patologie. Tanto si rende necessario al fine di non occupare posti letto di area medica (Malattie Infettive, Pneumologia e Area Medica) dedicati esclusivamente a pazienti positivi al Covid sintomatici.
Alle direzioni generali delle Asl è stato chiesto di definire tutti gli aspetti organizzativi che consentano di attivare entro 48h e, comunque, in tempi brevi, compatibili con le esigenze assistenziali determinate dall’andamento epidemiologici della pandemia, tutti i posti letto previsti per le strutture pubbliche dalla deliberazione di Giunta regionale n. 827/2021. Tali posti letto dovranno essere attivati senza alcuna preventiva autorizzazione, qualora sussistano motivate esigenze d’urgenza, dandone tempestiva comunicazione al dipartimento; di garantire la corretta separazione dei percorsi Covid e non Covid nei reparti di degenza ed in pronto soccorso.
Verrà stilato successivamente un piano di graduale attivazione di tutti i posti letto da realizzarsi entro il mese di gennaio e, comunque, in coerenza con l’andamento epidemiologico della pandemia. Le direzioni strategiche dovranno definire, con ogni urgenza, un piano ospedaliero di riconversione, in analogia con quanto già effettuato nella scorsa ondata pandemica. Le azioni contenute nella presente disposizione rivestono carattere di particolare urgenza.