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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute San Giovanni Rotondo

Scongiurato il rischio di morte operatoria: riuscito il delicato intervento di cardiochirurgia a 'Casa Sollievo' su un paziente di 72 anni

All’uomo, già sottoposto 10 anni fa ad un intervento di bypass coronarico con sostituzione dell’aorta ascendente, era stata diagnosticata una rottura della stessa (pseudoaneurisma) associata ad una insufficienza aortica severa. La Tac di controllo ha confermato l’ottimo risultato operatorio

Nei giorni scorsi, su un paziente di 72 anni, proveniente da Foggia, è stato eseguito un delicato intervento di Cardiochirurgia.

All’uomo, che si era già sottoposto 10 anni fa ad un intervento di bypass coronarico con sostituzione dell’aorta ascendente, era stata diagnosticata una rottura della stessa aorta ascendente (pseudoaneurisma) associata ad una insufficienza aortica severa. Si trattava di un paziente molto sintomatico, con affanno e alto rischio di morte improvvisa.

Per scongiurare un elevato rischio di morte operatoria, si è pensato di effettuare un intervento chirurgico con metodica mini-invasiva per ovviare alle difficoltà di riapertura del torace e relative alla protezione cerebrale e cardiaca.

Senza taglio chirurgico, unicamente con gli accessi vascolari di gambe e arto superiore, si è potuto quindi procedere ad un impianto endovascolare con endoprotesi in aorta ascendente per chiudere la rottura dell’aorta e posizionare, sempre tramite dei cateteri, una protesi valvolare aortica (TAVI) per eliminare l’insufficienza aortica.

L’intervento con la nuova metodica è durato all’incirca 3 ore, rispetto alle 10-14 ore della metodica tradizionale. La Tac di controllo ad una settimana dalla dimissione ha confermato l’ottimo risultato operatorio.

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