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Giovedì, 23 Marzo 2023
Politica

M5S: in Capitanata in 17500 dicono “no” ai privilegi dei consiglieri regionali

Le richieste: dimezzamento mensilità, abolizione del vitalizio e dell'assegno di fine mandato. La Riccia: "Cittadini vogliono mandare a casa questa classe politica"

Il 12 luglio gli iscritti al Movimento 5 stelle, con Luigi La Riccia primo firmatario e relatore della proposta di legge ad iniziativa popolare, consegneranno 17.500 firme per chiedere l’abolizione dei privilegi dei consiglieri regionali pugliesi.

Ne bastavano 5mila, ma più del triplo di cittadini hanno scelto di dire basta ai compensi e alle agevolazioni dei politici della Regione Puglia.

LA PROPOSTA DI LEGGE­ - La proposta, che avrà voto palese senza la possibilità di modificare il contenuto degli articoli, prevede il dimezzamento del 50% del trattamento economico mensile dei consiglieri regionali che avranno circa euro 4500 invece delle attuali euro 10.000 nette circa escluse di diarie, rimborsi, agevolazioni e quanto altro. Inoltre, abolisce il vitalizio di circa 3000 euro netti per una legislatura, e di 8mila per chi ha tre legislature. Nella proposta di legge è contenuta la richiesta di abolizione dell’assegno di fine mandato di 12 mensilità lorde (circa 250mila euro), passate alle attuali 8 mensilità lorde.

Viene rivisto il pagamento delle spese di viaggio e introdotto l’impedimento del mandato nei casi in cui un consigliere viene arrestato.

Luigi La Riccia, primo firmatario, nonché relatore della proposta di legge ribadisce il merito di tutti gli attivisti, dei ragazzi di Foggia, di Manfredonia, Lesina, Apricena , San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Lucera, Cerignola , Carapelle, Cagnano e “dei cittadini che hanno voluto darci una mano per mandare a casa questa classe politica”.

 

 

 

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