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Resa dei conti nel M5S. Baia: “10 anni di militanza non si cancellano con un prosecco”

L'attivista si associa alle dichiarazioni di Quarato. Ma in casa M5S sono pronte a partire le segnalazioni ai probiviri

Non è stato archiviato il caso della “visita di cortesia” dei Cinquestelle Giovanni Quarato e Fabrizio Baia in occasione dell’inaugurazione della segreteria parlamentare dell’ex M5S Francesca Troiano. Rimossi da un gruppo privato su Facebook, non hanno potuto fornire la loro versione dei fatti, ma il 14 maggio, in una riunione provinciale, ne avranno l’opportunità.

Fabrizio Baia, attivista foggiano e candidato consigliere alle elezioni amministrative del 2019, si associa alle dichiarazioni rilasciate a FoggiaToday da Giovanni Quarato. Sottoscrive le sue parole e aggiunge: “Oltre dieci anni di militanza nel Movimento non si possono cancellare strumentalmente, con un bicchierino di prosecco offerto. Non ho mai ottenuto vantaggi personali dal mio impegno politico, ho sempre fatto attivismo per esclusivo amore verso la mia città, sfregiata e depredata da altri. Tuttavia l’educazione nei rapporti interpersonali, deve sempre prevalere sulle dispute politiche. Prima delle ortodossie ‘vetero-grilline’, vengono il rispetto e l’educazione che la mia famiglia mi ha sempre insegnato”. Sono passati per un saluto e un brindisi benaugurante, e non ci vedono niente di male.

In casa Cinquestelle la pensano diversamente e con tutta probabilità partiranno le segnalazioni ai probiviri. In quanto iscritti, si ritiene, infatti, che abbiano infranto il regolamento del Movimento, vale a dire lo Statuto approvato da Giuseppe Conte e, nel caso di specie, l’articolo 5, al quarto comma della letta ‘i’: “Ciascun iscritto ha il dovere di astenersi da comportamenti che possano pregiudicare l’immagine o l’azione politica del MoVimento 5 Stelle”. Si teorizza che la partecipazione all’inaugurazione dell’ufficio di una deputata che ha abbandonato e criticato il M5S, accusata dalla base di ‘tradimento’, rientri in questa fattispecie, ma l’ultima parola spessa ai probiviri. La decisione sul loro destino sarà demandato, dunque, ad altri organi. E se dovessero incorrere anche solo nella sospensione, non potranno candidarsi.

L’impressione, con uno sguardo al recente passato, all’epoca delle tensioni sull’opportunità della presidenza della commissione Ambiente e Territorio al Comune di Foggia poi lasciata da Giovanni Quarato, è che si tratti di una resa dei conti. Intanto, si attende la nomina dei coordinatori a livello territoriale, i referenti regionali, provinciali e comunali, che spetta al presidente Conte e che potrebbe determinare altre scosse di assestamento nel Movimento foggiano.  

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