A l'Udc Rotice non piace più: "Non ci coinvolge, Manfredonia è ferma"

L’Unione di Centro di Manfredonia e il commissario provinciale Francesco D’Innocenzio non le mandano a dire al sindaco di Manfredonia Gianni Rotice. A quattro mesi dalla elezione del neo sindaco lasciano la coalizione di centrodestra: “Non abbiamo dimenticato le promesse delle scorse settimane, il sindaco continua a prenderci in giro. Ormai è chiaro abbia preso le distanze da noi, non ci ha mai coinvolto e mai risposto alle nostre richieste. Ne prendiamo atto e togliamo il disturbo” scrivono in una nota stampa le segreterie cittadina e provinciale.

Secondo l’Udc il primo cittadino starebbe amministrando il comune come amministrava Confindustria: “Manfredonia ha bisogno di una guida politica, non di chi è abituato a guidare una impresa privata. L’Udc è stato uno dei primi partiti a condividere il nuovo percorso e a sostenere Rotice nella campagna elettorale, più di altri. Alla fine è arrivato il benservito. A questo punto siamo noi a dire basta con tanto dispiacere perché credevamo davvero di poter contribuire alla rinascita di Manfredonia. Oggi la città è ferma, solo operazioni di facciata, ma sui grandi temi si continua a latitare”.

Poi il punto sulle prossime scadenze elettorali e sulla nuova organizzazione del partito. “A Foggia stiamo lavorando per creare una coalizione di centro con l’appoggio di diverse associazioni e della società civile, sul Gargano, a Rodi e ad Ischitella a breve ufficializzeremo i nomi dei candidati sindaco, alla Provincia sosteniamo Nicola Gatta e abbiamo contribuito alla elezione del consigliere di San Nicandro, Zuccaro. Siamo in prima linea ovunque, meno che a Manfredonia dove, evidentemente, il sindaco ha deciso di fare a meno di noi. Ne prendiamo atto”