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Trivellazioni Tremiti, Paolo Mongiello: “Atto contro natura”

“Un comportamento tanto più grave in ragione del fatto che contro le prospezioni geosismiche risulta essere ancora pendente un ricorso presentato dalla Regione Puglia”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

“L’autorizzazione concessa dal Ministro Clini alla società ‘Petroceltic’ per le indagini geosismiche al largo delle Isole Tremiti è un atto contro natura. È davvero difficile comprendere le ragioni di quello che appare come un vero e proprio blitz, operato in pieno agosto e senza alcun rispetto per la posizione di contrarietà che la comunità di Capitanata ha espresso chiaramente sul punto”. È il commento di Paolo Mongiello, presidente del gruppo consiliare del Popolo della libertà, alla notizia dell’autorizzazione rilasciata dal Ministero dell’Ambiente con riferimento alle prospezioni da effettuare nelle acque dell’arcipelago della Diomedee.

“Questa della ricerca di petrolio nel mare delle Isole Tremiti è una vicenda che ormai viene da lontano, come i cittadini della provincia di Foggia sanno bene – afferma Mongiello –. In diverse occasioni si è tentato di aggredire il paradiso naturale delle Tremiti al fine di individuare una eventuale presenza di petrolio. E contro questa ipotesi la Capitanata ha combattuto e vinto tutte le battaglie che ha ingaggiato con il governo nazionale, se è vero come è vero che per ben due volte la mobilitazione del territorio è riuscita a bloccare il rilascio delle autorizzazioni”.

“Il Ministro Clini con la sua autorizzazione ha dunque dimostrato di avere una strana idea della democrazia e dei rapporti istituzionali, oltre che di non tenere in alcuna considerazione la volontà della provincia di Foggia, espressa in forma popolare e istituzionale, sociale, imprenditoriale ed economica – aggiunge il capogruppo del Pdl in consiglio provinciale – Un comportamento tanto più grave in ragione del fatto che contro le prospezioni geosismiche risulta essere ancora pendente un ricorso presentato dalla Regione Puglia”.

“Dal ‘governo dei professori’ mi sarei aspettato un po’ più di rispetto per la nostra comunità, per i ripetuti pronunciamenti formali del  consiglio provinciale e del consiglio regionale, per le Istituzioni di questo territorio – sottolinea Mongiello –. Invece si è proceduto in modo arrogante. Il che ci obbliga inevitabilmente a rispondere in modo fermo e deciso a questo nuovo attacco sferrato contro il nostro patrimonio ambientale e paesaggistico”.

“Al Ministro Clini diciamo senza timori che la Capitanata non accetterà in alcun modo questa vergogna e che combatterà di nuovo con la più ampia mobilitazione la decisione assunta dal governo – conclude Mongiello –. Già nella prossima riunione della conferenza dei capigruppo del consiglio provinciale proporrò ai miei colleghi, in forza della posizione espressa in modo ufficiale in più occasioni dall’assemblea consiliare, di conferire ai nostri deputati e senatori il mandato a mettere in campo tutte le iniziative parlamentari utili ad evitare che questa scellerata autorizzazione produca i suoi effetti. Contestualmente valuteremo tempi e modi delle forme di protesta da mettere in campo”.

 

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