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Politica Isole Tremiti

Trivellazioni Tremiti, Tatarella: tiratina di orecchie a Pecorella

All'esponente di Fli non è piaciuto il presunto dietrofront del commissario del Parco Nazionale del Gargano e assessore provinciale all'Ambiente

Sulla decisione del Ministro Stefania Prestigiacomo di autorizzare le riflessioni sismiche a largo delle Diomedee, il coordinatore provinciale di Futuro e Libertà, Fabrizio Tatarella, ci va giù duro. "Dopo Lampedusa altra presa in giro a danno delle popolazioni del sud da parte di un Governo guidato dalla Lega Nord”.

In realtà, a far arrabbiare Tatarella, pare ci abbia pensato il commissario dell’Ente Parco nonché assessore provinciale all’Ambiente, Stefano Pecorella. Mentre Antonio Pepe “ha cercato una linea più dialogante, fiducioso di convincere il ministro a ritornare sulle proprie decisioni” e alcuni esponenti di centrodestra, come Gatta, Santaniello e D’Emilio “hanno confermato con dignità la loro precedente opposizione”, Stefano Pecorella, sempre secondo il dirigente di Fli, “si è invece confermato uomo “di lotta e di governo” come sosteneva Berlinguer.

In un primo momento ha preso una ferma posizione contro le trivelle, indicendo sull’argomento una riunione della comunità dei sindaci dell’area protetta. Subito dopo si è detto però rassicurato dal fatto che i luoghi delle trivellazioni sono stati spostati di qualche centinaio di metri, giusto la distanza sufficiente per farle ricadere in acque molisane o abruzzesi. A gente rozza come noi questo è sinceramente sembrato un trucchetto men che mediocre per esautorare le comunità pugliesi e le loro rappresentanze: ma naturalmente l’avvocato Pecorella possiede strumenti di conoscenza e di analisi molto più sofisticati” conclude Tatarella

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