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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Il treno per Roma saltando Foggia, l’appunto dei popolari: “Manca la visione d’insieme”

La critica dei consiglieri del gruppo dei Popolari sul nuovo orario estivo di Trenitalia: "I treni per Roma sono un'occasione sprecata per mettere sul tavolo una programmazione dei trasporti senza campanilismi"

In questi giorni il dibattito politico locale è stato polarizzato dalla questione dei collegamenti ferroviari. L'attesa era dettata dalla necessità di capire cosa stesse succedendo, intorno a una questione, dibattuta da più parti politiche, incentrate nella corsa ad attribuirsi i meriti di una "non notizia", ma non dal diretto interessato, ovvero Trenitalia”, inizia così la nota del Gruppo Consiliare I Popolari alla Regione Puglia, in merito ai nuovi orari estivi di Trenitalia che hanno negato l’introduzione di una nuova corsa da Foggia verso la Capitale la mattina presto. Del caso discuteranno il sindaco Landella e il presidente della Regione Emiliano, in un incontro in programma domani a Bari.

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I consiglieri proseguono: “Sui treni per Roma si sono dette troppe cose, spesso sbagliate, molte inesatte. Le dichiarazioni hanno riempito i vagoni della politica dei proclami, facendo un altro torto al territorio e provocando un cortocircuito mediatico. Il tema da dibattere sarebbe un altro. Ovvero, può bastare una corsa in più o in meno per garantire lo sviluppo di un territorio? La questione dei treni per Roma ci ricorda quella sugli ospedali. Tutti pronti a fare barricate per scongiurare il pericolo di chiusura, pochi a chiedere più servizi e migliore qualità dell'assistenza sanitaria”.

I consiglieri del Gruppo dei Popolari concludono: “I treni per Roma sono un'occasione sprecata per mettere sul tavolo non la questione di una fermata in più o in meno, ma per guardare a una programmazione dei trasporti non adulterata da un campanilismo cieco e provinciale. Che cosa si può fare per favorire la mobilità locale e come possiamo inserirla nella rete nazionale? Possibile che si continui a ragionare per compartimenti stagni senza una visione d'insieme? Così si continuerà nella corsa dei proclami di qualche consigliere regionale, malato di protagonismo, o dei trionfalismi di qualche sindaco che esulta per una conquistata fermata ferroviaria. Ci accontentiamo di vincere battaglie, mai la guerra”. 

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