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Da Foggia monta la protesta contro Trenitalia, Pellegrini (M5S): "Porcheria inaccettabile". Landella: "Subito da Toninelli"

Si levano le voci politico-istituzionali contro la scelte di Trenitalia contenute nel nuovo orario invernale e che sembrano penalizzare la Capitanata. Dopo Porreca e Gatta, tuonano i pentastellati e il sindaco di Foggia

Si levano le voci politico-istituzionali contro la scelte di Trenitalia contenute nel nuovo orario invernale e che sembrano penalizzare la Capitanata. Oggi, in aula, intervento del senatore M5S Marco Pellegrini, che ricalca il dissenso già espresso ieri via Facebook.  "Mesi fa, dopo le richieste insistenti del sindaco di Bari De Caro, Trenitalia istituì due collegamenti no stop tra Bari e Roma, bypassando Foggia, Benevento e Caserta.
Mi risulta che questi treni fossero spesso lontani dall'essere pieni, come invece avviene a quelli che fanno fermate intermedie a Foggia, Benevento e Caserta" scrive Pellegrini. "Non contenta, Trenitalia ha pensato bene di modificare questi due treni non stop (portando le frequenze da due a quattro, nei giorni di venerdì, sabato, domenica, lunedì) prevedendo le fermate a Benevento e Caserta, ma saltando Foggia! Giudico questa decisione al di fuori di ogni logica, insultante e penalizzante per tutto il territorio della Daunia e per le zone limitrofe. Tutto ciò per risparmiare 8-9 minuti, occorrenti per entrare nella nostra stazione".

"Rappresenterò a Trenitalia tutto il mio disappunto - e credo anche quello di moltissimi miei conterranei - e chiederò di modificare i loro piani - ha continuato il senatore pentastellato-. La soluzione è banale, basta far partire il treno 8-9 minuti prima o farlo arrivare 8-9 dopo. E spero che tutta la città, tutto la provincia, faccia quadrato contro questa decisione folle. I cittadini della provincia di Foggia pagano le stesse tasse di quelli di Bari, Benevento e Caserta, hanno le stesse esigenze di mobilità (anzi, maggiori, vista l'assenza dell'aeroporto e vista l'importanza turistica della nostra provincia, prima in Puglia per presenze) e quindi devono essere trattati allo stesso modo. Il treno che sfreccia sulla "bretella" e non si ferma nella nostra storica stazione è un insulto alla città. Ho già chiesto un incontro e vi terrò informati. Questa porcheria è inaccettabile".

La protesta del sindaco di Foggia

“Ancora una volta la programmazione di Trenitalia sembra essere dettata da una logica incomprensibile, che penalizza gratuitamente la Capitanata, in particolare sulla tratta che collega Foggia a Roma. Un copione che ormai ciclicamente si ripete e che rende nuovamente necessaria una mobilitazione del territorio. Non posso che essere concorde con le voci – su tutte quelle del presidente della Provincia, Nicola Gatta, e del presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca – che in queste ore si sono levate contro la decisione di Trenitalia di potenziare con due nuove corse la tratta Bari-Roma, senza che queste prevedano una fermata alla stazione di Foggia e, soprattutto, senza potenziare affatto il parco corse della Capitanata verso la capitale. È di tutta evidenza che si tratta di una strategia di cui si stentano a capire le ragioni e che esige un chiarimento urgente. 

La questione relativa ai collegamenti ferroviari con Roma, come si ricorderà, è da tempo una vertenza aperta sul fronte della mobilità. Negli incontri che nel recente passato il partenariato istituzionale, economico e sociale del territorio aveva tenuto con i vertici di Trenitalia ci erano state consegnate assicurazioni circa una migliore attenzione nei confronti delle esigenze della Capitanata. Anche in ragione della funzione che Foggia esercita nei confronti di bacino di utenza extraregionale. Le notizie degli ultimi giorni, invece, sembrano muoversi in una direzione del tutto opposta a quella che avevamo auspicato e sostenuto. Nelle prossime ore mi farò promotore di una richiesta di incontro ai vertici di Trenitalia per formalizzare una doverosa protesta e per chiedere correttivi rispetto al piano annunciato. 

Il tema della mobilità resta centrale per lo sviluppo e per la crescita della Capitanata. Così come risulta fondamentale comprendere, in modo limpido ed esplicito, quale sia la volontà del Governo rispetto a progetti decisivi, su tutti la realizzazione della seconda stazione ferroviaria AC/AV, su cui si è sviluppato in questi anni in meticoloso lavoro progettuale portato avanti con l’allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e con RFI, di cui l’Amministrazione comunale è stata protagonista attiva. Intendiamo sapere se il nuovo esecutivo intende confermare quegli impegni, anche sul fronte finanziario, o se, come filtrato nelle ultime ore, è orientato a disconoscerli e modificarli. Il Ministro Danilo Toninelli, al quale solleciterò l’immediata apertura di un tavolo di confronto con il territorio, ha il dovere di definire senza equivoci quello che appare con ogni evidenza un punto cruciale”.

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