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Pasqua ‘paladino’ di Apricena: “La memoria del PD impedisce distorsione del passato”

Per il componente della Segreteria cittadina del Circolo PD, in città è in atto una azione, da parte di amministratori temporanei, finalizzata a manipolare i fatti del recente passato amministrativo

Ad Apricena è in atto una azione, da parte di amministratori temporanei della città, finalizzata a modificare e manipolare i fatti del recente passato amministrativo. Ne è convinto Tommaso Pasqua, componente della Segreteria cittadina del Circolo PD di Apricena: “Per loro memoria ricordo che gli amministratori del Partito Democratico di Apricena, anche con il mio voto, hanno approvato varianti urbanistiche senza badare al cognome dell’imprenditore interessato e con il solo intento di contribuire al benessere della città”.

“A titolo di esempio potrei elencare varianti urbanistiche in aree agricole per costruire opifici industriali e varianti tipizzate urbane per modificare le dimensioni ed aumentare il numero degli appartamenti da costruire. Non erano “nostri imprenditori” come oggi sento dire da chi amministra. Anzi ad alcuni dei “vostri” imprenditori abbiamo offerto l’opportunità di allargare i propri orizzonti operativi pur sapendo di che pasta sono fatti: incassano decisioni e cambiano casacca per convenienza”.

Continua Pasqua: “Per loro memoria ricordo che il PD è garantista da sempre e da sempre rispetta il lavoro della magistratura. Siamo così rispettosi che non candidiamo i nostri dirigenti rinviati a giudizio e non straparliamo nelle sedi istituzionali utilizzando un linguaggio forcaiolo e poliziottesco. Ho idea che tutta questa cagnara serva a far dimenticare ai cittadini l’assenza di un progetto per la città. Il Piano Regolatore delle Attività Estrattive che fine ha fatto? Il futuro della pietra di Apricena è un tema o non se ne può parlare? Si può tirare fuori questo piano di sviluppo o bisogna tenerlo nel cassetto per non alterare equilibri economici e sociali?”

E ancora: “Il Piano Urbanistico Generale che fine ha fatto? Dove sta? Chi lo tiene? Ci sono ipotesi di sviluppo edilizio e/o commerciale? E’ stata consegnata una relazione all’Autorità di Bacino? Dov’è finita la strada di collegamento Zona Cave-Zona industriale? E lo sviluppo dell’area industriale che fine ha fatto? Perché alcune manovre urbanistiche godono di “corsie preferenziali” ed altre si dirottano sui binari morti del contenzioso civile e penale? E le domande potrebbero continuare, così come continuerebbe il silenzio dannoso e colpevole dell’Amministrazione comunale.”

“Ho letto e ascoltato fiumi di parole sul ruolo dell'opposizione. Ma chi oggi è, momentaneamente, maggioranza si ricorda del proprio modo di fare opposizione: le catene, le insinuazioni, le speculazioni diffamatorie. Eppure, nessuno di noi se ne è lamentato. Oggi che siamo all'opposizione usiamo “parole contrarie” su alcune decisioni dell'attuale maggioranza, perché le riteniamo dannose per la città. E’ il caso della gestione dei tributi, trasferita da Andreani Tributi a Non Si Sa Chi. O della gestione del personale comunale”.

“Dipendenti apricenesi mortificati e incarichi assegnati a dipendenti di altri comuni senza che i cittadini possano sapere quanto costano questi innesti e quali risultati abbiano prodotto. Infine, l’abbattimento dell’Asilo Arcobaleno. Distruggere un bene pubblico è il peggior atto che una pubblica amministrazione possa compiere. Non si dismette così frettolosamente il patrimonio pubblico. Le parole e gli atti di questa Amministrazione comunale hanno un senso. E nessun vittimismo può, a lungo, mascherare la realtà dei fatti che quelle parole e quegli atti materializzano”.

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