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Il grande giorno del Gino Lisa prima del silenzio

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano battezza il volo di familiarizzazione del B737-300 della compagnia Luminwings

Atterra senza fare rumore il Boeing 737-300. Gli obiettivi sono tutti sul piazzale del Gino Lisa quando si avvicina alla pista e si nasconde tra gli alberi, tanto da non crederci ancora, dopo 11 anni. Poi scivola giù sull’asfalto nuovo di zecca e sfila prima sotto l’arco creato da due getti d’acqua degli idranti del servizio antincendio in festa. È una ‘benedizione’, spiegano a chi non aveva mai assistito prima al water cannon salute. Si vede di rado, ai voli inaugurali. I vigili del fuoco innaffiano l’aeromobile. È il battesimo dell’acqua (le immagini video dell'atterraggio).

Il test coincide con l’ultimo giorno di campagna elettorale, ma i vertici di Aeroporti di Puglia, col conforto del personale di terra, assicurano che l’aereo dormirà a Foggia, come si dice in gergo, e non lascerà la pista per ritornare tra una settimana, quando è programmato il primo volo per Milano. I parlamentari Cinquestelle uscenti Marco Pellegrini e Giorgio Lovecchio e il senatore di Azione Nunzio Angiola, tutti candidati, presenziano e non lasciano la scena solo al ‘padrone di casa’ Raffaele Piemontese.

Il Boeing Lumiwings si ‘inchina’ davanti ai politici e alla stampa, scattano gli applausi e il presidente di Adp Antonio Vasile alza i pugni al cielo in segno di vittoria. Il comandante scende dalla scaletta accolto come un eroe. Sulla fusoliera la Regione incolla l’adesivo con l’hashtag ‘We are in Puglia’, mentre l’assessora M5S Rosa Barone e Raffaele Piemontese continuano a punzecchiarsi sulla paternità dell’allungamento della pista, come si evince chiaramente anche dai fotogrammi della foto ricordo. Perché poco prima hanno bisticciato. Ed è andata più o meno così: dopo le dichiarazioni di rito, rilasciate solo dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dal vice presidente e candidato alla Camera Raffaele Piemontese, senza l’onore dei microfoni all’assessora M5S Rosa Barone, abbiamo richiamato l’attenzione del governatore per chiedergli se, visto e considerato che Cinquestelle e Pd si erano punzecchiati sul Gino Lisa sui relativi palchi in campagna elettorale, avremmo potuto dire che il risultato era frutto di un lavoro di squadra. Emiliano dietro se la rideva e, come a dire che se la sarebbero dovuta vedere da soli, si è allontanato. “Toninelli ha dato pure lui…”, ha provato a dire l’assessora Barone, ma niente, o meglio “zero”, ha risposto Piemontese. “È evidente che questo è il risultato per il 95% della Regione Puglia, e voglio dare il merito al presidente Emiliano perché se non ci avesse scommesso non lo avremmo fatto”, ha affermato. Poco prima, ai saluti, per la cronaca, si erano detti “ce l’abbiamo fatta” (le immagini video)

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha espresso dal pulpito installato per l'occasione, a nome di tutta la comunità, felicità: "Veder arrivare il primo aereo nel rinnovato aeroporto di Foggia è stata per noi una bella avventura cominciata molti anni fa, tra mille difficoltà. Difficoltà di natura burocratica, perché evidentemente l’Unione Europea veniva, non so per quale ragione, spesso utilizzata per dire che quei fondi che noi stavamo investendo come Regione Puglia dal bilancio ordinario per allungare la pista rischiavano di costituire un’infrazione europea, un aiuto di Stato. Poi, grazie ai chiarimenti e ai viaggi che il vice presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese ha fatto a Bruxelles siamo riusciti a chiarire che ogni Regione ha il diritto soprattutto rispetto ad aeroporti in aree molto particolari come questa di investire il proprio danaro. Siamo poi anche riusciti ad ottenere, e qui dobbiamo ringraziarie anche il governo, un particolare regime, il cosiddetto Sieg, che consente a questo aeroporto di affrontare la fase di startup senza dover immediatamente andare a mercato”.

Sulla scala passeggeri è comparso anche l’hashtag ‘Monte Sant’Angelo 2025’, inno alla candidatura della città dei due siti Unesco a Città della Cultura. Alla fine del discorso, sono saliti a bordo tutti, tranne Piemontese. Arrivato per ultimo, ironia della sorte, ha trovato il portellone chiuso.

“Ci sarebbe piaciuto fare questa cosa in un contesto diverso rispetto a quello nel quale ci troviamo – ha detto il presidente ai microfoni - godercela un po’ di più e, invece, e questo è il nostro destino, dobbiamo farlo in questo momento”. Ma questa volta, un'altra inaugurazione val bene una messa. 

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