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Provocazioni, offese, falsità e farneticazioni. Piemontese e Bordo a Gentile: “Ora basta”

Dichiarazione di Michele Bordo e Raffaele Piemontese, coordinatore del Comitato di reggenza e segretario provinciale del PD foggiano

Fino ad oggi, per il bene del partito, abbiamo preferito non rispondere alle provocazioni e alle falsità dell’on. Elena Gentile. Adesso si è passato il segno: abbiamo il dovere di reagire alle farneticazioni. Ma sarà l’ultima volta che lo facciamo, perché è chiaro che la Gentile è solo alla ricerca di pubblicità a buon mercato, e lo fa offendendo la dignità istituzionale dei rappresentanti del PD foggiano e l'impegno quotidiano delle centinaia di militanti che animano i circoli.

Il tesseramento del 2015 si è svolto regolarmente e serenamente, fatta eccezione per il circolo di Lucera le cui anomalie sono state prima sollevate, poi condivise e infine negate da Elena Gentile, al solo scopo di guadagnare qualche titolo sui giornali. Questi sono i fatti, il resto sono chiacchiere. Invece di rilasciare interviste, l'europarlamentare farebbe bene a rivolgersi agli organismi di garanzia contribuendo a risolvere un problema, se un problema c’è.

Attribuire le responsabilità del terzo intervento di riorganizzazione della rete ospedaliera a chi governa la Regione Puglia da sei mesi è scorretto. A maggior ragione per chi ha governato, direttamente e indirettamente, la sanità pugliese nei dieci anni precedenti e ha dovuto compiere le dolorose scelte imposte dai vincoli nazionali. Ieri come oggi, la capacità di manovra della Giunta regionale è assai ristretta, ma ciò nonostante si sta facendo e si dovrà fare ancora ogni sforzo per tenere nella giusta considerazione le istanze territoriali della Capitanata e delle altre province pugliesi. Ma sono inaccettabili le lezioncine impartite a mezzo stampa da chi era nella Giunta che ha dovuto chiudere tre ospedali - Monte Sant'Angelo, Torremaggiore e San Marco in Lamis - alla vigilia delle elezioni amministrative, provocando la sconfitta elettorale del centrosinistra in quei Comuni, e ha dovuto declassare quello di Lucera.

Chi oggi difende la purezza del Partito Democratico foggiano e pugliese ha fatto mancare la propria voce quando il presidente Vendola apriva le porte della Giunta e della maggioranza agli eletti del PdL. Di più, ha accettato volentieri il sostegno dei 'civici' al candidato sindaco e segretario cittadino del PD di Cerignola e ha cercato il sostegno dei partiti del centrodestra per ottenere la vittoria al ballottaggio, di fatto determinando la sconfitta di Tommaso Sgarro e l'ennesima sconfitta del centrosinistra dal 1993 ad oggi.

E quanto è strumentale l'appello al segretario nazionale del PD? Durante il congresso e in ogni direzione nazionale la civatiana Elena Gentile si è pregiudizialmente opposta ad ogni proposta di Matteo Renzi. Nessuno ricorda le sue parole a sostegno de #labuonascuola o delle ricerche petrolifere in Adriatico, cioè i temi su cui il segretario regionale e quello nazionale si sono confrontati anche aspramente. Al contrario tutti ricordano il sostegno offerto a Emiliano prima delle elezioni europee, unicamente a scopo elettorale, e la repentina virata tentata con la candidatura alle primarie per la Presidenza della Regione. Un limpido esempio di coerenza politica!

La sua virulenta campagna di delegittimazione dei rappresentanti del PD finisce con delegittimare il partito. Il partito con cui la Gentile ha chiesto di candidarsi ad ogni elezione regionale, politica ed europea che si è svolta dal 2005 al 2014. Il partito che le ha consentito di svolgere la funzione di assessore regionale per 10 anni. Il partito che oggi vorrebbe spaccare con l'unico obiettivo di concorrere alla segreteria regionale.

Invece di esercitarsi con tanta costanza sulle polemiche inutili, Elena Gentile svolga con impegno la propria funzione politica e istituzionale di unica rappresentante della Puglia eletta dal PD nel Parlamento Europeo. E' una fase assai drammatica quella che l'Europa sta attraversando, con riverberi particolari sull'area Mediterranea e le regioni meridionali dell'UE. Sarebbe bene che si occupasse a tempo pieno di questi temi, invece di avvelenare i pozzi in giro per la Puglia.

Il Partito Democratico ha bisogno di serenità e unità per affrontare con spirito positivo il prossimo congresso regionale e contribuire fattivamente al governo della Regione Puglia. Per questa ragione ci auguriamo che ogni polemica termini qui e si apra un confronto leale al nostro interno e con la società pugliese.

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